Ghali ha 30 anni, ed è da tempo tra i migliori artisti della scena trap e hip hop italiana. È arrivato quarto al 74° Festival di Sanremo con il brano Casa mia. Al Teatro Ariston ha potuto abbracciare la madre, tra il pubblico a sostenerlo: una donna che lo ha cresciuto da sola.
Ghali ha trascorso parte della sua infanzia a Baggio, un quartiere della periferia di Milano. È cresciuto senza il padre, che era stato arrestato quando lui era ancora piccolo. Nella sua adolescenza ha frequentato ambienti malfamati e con un alto tasso criminalità. Ma la forza della musica lo ha strappato alla strada, evitando che facesse la fine di molti suoi amici e conoscenti. A 18 anni ha fondato il suo primo gruppo, i Troupe d’Elite, in cui era presente anche il rapper Ernia, la cantante Maite e il produttore Fawzi.
Il rapper Guè nota lui e il suo gruppo e offre loro un contratto con la sua etichetta chiamata “Tanta roba”. Intanto il gruppo accompagna nei concerti Fedez. Ma l’esperienza con il gruppo non ha successo e dal 2014 al 2016 Ghali sperimenta la carriera solista e pubblica diversi singoli, con i relativi videoclip sul suo canale YouTube. In pochissimo tempo ottiene una grande popolarità. È in questo momento che il suo nome d’arte diventa Ghali.
Nel 2016 fonda la sua etichetta discografica “Sto Records” e pubblica il singolo “Ninna nanna”, che vende oltre 200.000 copie ottenendo un quadruplo disco di platino. Pubblica altri singoli di successo e nel 2017 l’album dal titolo “Album”, che vende oltre 150.000 copie (triplo disco di platino). Il 2018 è l’anno di “Cara Italia”, il brano più famoso di Ghali, che è riuscito ad intercettare non solo i giovanissimi, grazie al suo testo bellissimo.
Ormai Ghali, da quel momento, è un artista affermato. Colleziona molte importanti collaborazioni fino al febbraio del 2020, quando esce il suo secondo album dal titolo “DNA”. Nel 2022 esce il suo terzo album, dal titolo “Sensazione ultra”, e alla fine del 2023 esce il quarto album di inediti dal titolo “Pizza Kebab vol. 1”, al quale collaborano anche Geolier, Luchè e alcuni componenti della Dark Polo Gang.
I due artisti che, a detta dello stesso Ghali, lo hanno più influenzato, sono Michael Jackson e il belga Stromae. Ma anche Jovanotti è tra i suoi artisti preferiti. Una curiosità: è stato doppiatore nel film “City of lies-L’ora della verità” di Brad Furman (2018).
FONTI:
Chi è la mamma di Ghali sempre presente in platea all’Ariston- Corriere.it