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Focus Wild: le notizie del mese (n°115)

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Focus Wild: le notizie del mese (n°115)
Shutterstock

Il numero 115 di Focus Wild è in edicola e, come ogni mese, la Redazione vi suggerisce alcuni approfondimenti (e video) sul meraviglioso mondo degli animali

VOMBATO FLUORESCENTE

AUSTRALIA OCCIDENTALE – I ricercatori del Western Australian Museum hanno scoperto che anche i vombati diventano fluorescenti se illuminati con i raggi ultravioletti. La rivelazione sui buffi marsupiali australiani è sensazionale perché la fluorescenza è rarissima nei mammiferi e di recente è stata osservata anche nell’ornitorinco, mentre nell’opossum e in alcune specie di pipistrelli e scoiattoli volanti era già nota. Il fenomeno luminoso si verifica quando la pelle di un animale o i suoi denti e le ossa assorbono le radiazioni ad alta energia come l’ultravioletto, e di rimando emettono una luminosità a frequenza inferiore. Come altri animali fluorescenti, i vombati sono notturni e soltanto dopo il crepuscolo escono dalle tane per procacciarsi il cibo. Anche se la scienza ha scoperto il segreto dei vombati, resta un mistero la funzione della loro luminosità se colpiti da raggi UV.

Credits: The Pada panda

ATTENZIONE! TOPO AL VELENO

KENYA – I mammiferi velenosi sono pochissimi e il topo dalla criniera (Lophiomys imhausi) è uno di questi. Il roditore dell’Africa orientale, però, non produce il veleno bensì lo raccoglie da una pianta e lo distribuisce sulla pelliccia per crearsi un’armatura chimica che tiene alla larga i predatori come le iene e i licaoni. La tossina, infatti, è talmente potente che ne bastano pochi milligrammi sparsi sulla pelliccia per uccidere un uomo o stordire un elefante. Per estrarre il veleno, il topo dalla criniera mastica la corteccia di Acokanthera schimperi, noto come albero della freccia velenosa perché i cacciatori locali lo impiegano da centinaia di anni per creare le frecce avvelenate, dopodiché si lecca con cura la pelliccia per applicare il composto tossico. Il team di ricercatori che ha documentato per la prima volta in natura il geniale stratagemma vuole ora scoprire cosa rende immune il topolino al micidiale veleno, che di norma dovrebbe ucciderlo.

Credits: University of Utah

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