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I primitivi, tante curiosità sul film

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I primitivi, una storia di calcio ambientata nella preistoria: tante curiosità sulla lavorazione del film. 

In realtà I primitivi non è solo un film, nel senso che prima esce il libro, il 1 febbraio; poi ci saranno eventi a tema preistoria organizzati nelle librerie di tutta Italia per sabato 3 febbraio (per sapere quali visita questo sito); poi, finalmente, l'8 febbraio uscirà il film nei cinema.
 
Ma la cosa più interessante de i Primitivi è scoprire cosa c'è dietro la lavorazione di un film d'animazione così grande. Per esempio, ci sono voluti ben otto anni per arrivare al prodotto finito e 3 anni solo per scrivere la sceneggiatura.
Curiosità su I primitivi
1. Il lavoro di computer grafica sugli effetti speciali dei I primitivi è stato immenso, per creare lo stadio e la folla. Dice Carla Shelley, produttrice alla Aardman, gli studi di animazione dove hanno realizzato il film: "Se avessimo voluto costruire quello stadio di calcio davvero...beh, non avremmo potuto: sarebbe stato più grande di tutti i nostri studios"!. 
2. le persone coinvolte alla realizzazione del film sono state circa 150 persone, con un picco di 33 animatori impegnati tutti nello stesso momento.
3. Per il film sono stati creati 273 pupazzi, realizzati da 23 diversi artisti in 30 mesi di lavoro. Ogni personaggio ha richiesto più di 10 settimane di lavoro, e la squadra dei modellatori ha realizzato  18 'Dug', e 8 pupazzi per ciascun membro della tribù dell'Età della Pietra. Il numero incredibile di 3.000 bocche intercambiabili è stato realizzato a mano.
4. Per la città dell'età del bronzo ogni singolo componente del team di scenografi ha disegnato una casa nella città, e tutte appariranno sullo schermo, come fosse una specie di ‘firma’.
5. Il reparto scenografia della Aardman ha realizzato 60 alberi per la foresta della tribù dell'Età della Pietra. Ogni albero ha richiesto una settimana di lavoro. 
6. Ci sono stati momenti in cui 40 macchine da presa giravano in contemporanea.
Trailer
Come si realizza un film di animazione?
Ce lo spiega Nick Park, il regista de i primitivi:
Prima tutti insieme lavoriamo agli storyboard per l'intero film, poi li montiamo e aggiungiamo una colonna sonora e delle voci provvisorie. Abbiamo scritto e riscritto tutto 100 volte, mi pare, perché nel frattempo valutiamo se una scena non è abbastanza divertente o se non funziona. E tutto questo va avanti per due anni prima di cominciare a girare.
Mi sembra di aver fatto due volte lo stesso film! Ma ne è valsa la pena”.
Effettivamente è tantissimo tempo...
"A quelli che non sanno come funziona la produzione nel mondo dell'animazione, può sembrare un processo lentissimo", continua Nick: “Ma se otteniamo tre secondi (di girato) alla fine di una giornata, e sono buoni, siamo molto soddisfatti. E se riusciamo ad ottenere più di un minuto in una
settimana? Beh allora, nel mondo dell'animazione, è un grande successo”. 
I doppiatori italiani del film
Gli interpreti che hanno dato voce ai personaggi sono:
Riccardo Scamarcio, Paola Cortellesi, Salvatore Esposito, Greg, Chef Rubio, Alessandro Florenzi, Corrado Guzzanti.
 
La trama de I Primitivi
Tra creature preistoriche e natura incontaminata, la vita è perfetta per il primitivo Dag e per la sua  tribù. La tranquillità dell’Età della Pietra però viene travolta dall’arrivo dell'Età del Bronzo, che costringe tutti ad abbandonare la propria casa. Lo scontro tra civiltà prende la forma di un’epica sfida in un gioco di cui fino a quel momento Dag non aveva mai sentito parlare. Guardando i dipinti nelle caverne però scopre che la sua tribù un tempo giocava a calcio, un gioco che è diventato quasi una religione per la gente dell'Età del Bronzo; così porta a casa un pallone e allena la sua tribù per battere i nemici.
Il risultato è un completo disastro. Quando però Dag recluta Ginna, le cose iniziano a migliorare. Usando come campo di allenamento i vulcani ribollenti, i geyser fumanti e le rocce dei canyon, i primitivi imparano a superare i propri limiti e a credere in sé stessi. 
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