Federica Gasbarro, di 26 anni, green influencer con una laurea in Scienze biologiche, è un’attivista contro i cambiamenti climatici ed è stata definita “la Greta Thunberg italiana“. Ha partecipato ai recenti lavori della Cop26 a Glasgow, in qualità di delegata italiana di Youth4Climate. Wow. È proprio in gamba! Ovviamente, noi di Focus Junior, che abbiamo a cuore l’ambiente, non ci siamo lasciati scappare l’occasione per intervistarla. Federica Gasbarro ha scritto un nuovo libro intitolato Amici della Terra (Electa Junior, 16,90 €), che dà suggerimenti su come salvare il Pianeta a partire dai piccoli gesti quotidiani. Azioni che Federica divulga anche nel suo profilo Instagram dove è seguita da più di 20 mila follower. Il libro Amici delle Terra è suddiviso in un ideale viaggio di un anno attraverso le quattro stagioni e, pagina dopo pagina, scopriremo come prenderci cura della Terra, della Natura, dei mari e degli animali. Il libro è anche un activity book e, grazie alle informazioni scientifiche e ai test che propone, si potrà conseguire il diploma di “Amico della Terra”! Beh, ora non siete curiosi di sapere che cosa ci ha raccontato Federica?
Ciao Federica, come è nata la tua passione per l’ambiente?
«La mia famiglia mi ha da sempre educata al rispetto, sia verso le persone sia verso l'ambiente in cui vivo cominciando dai piccoli gesti quotidiani, per esempio non buttare la carta per terra o fare la raccolta differenziata. Poi lo studio ha fatto il resto: all’università mi sono iscritta a Biologia, un percorso che mi ha dato contezza e concretezza; infatti ho avuto la possibilità di informarmi e scoprire, per esempio, che cosa si cela dietro il fast fashion, che cosa si intende quando si parla di emissione di gas o che cosa significa emergenza climatica. Da questo è nata la mia consapevolezza e l’attivismo per il clima».
Esattamente quale è stata la molla che ti ha fatto scattare la volontà di scendere in piazza?
«Un workshop che ho seguito all’università, uno di quei convegni a cui normalmente partecipi per accumulare CFU (crediti formativi universitari). In quel momento ho preso coscienza: ho ascoltato la relazione di alcuni ricercatori che con dati scientifici alla mano ci hanno informato di quanto era malato il nostro Pianeta. In quel momento ho capito che non potevo stare con le mani in mano e quindi dovevo attivarmi in prima persona per fare qualcosa per l’ambiente. Un giorno forse sarò madre o zia, e non voglio dire di essere rimasta a guardare quando ancora si poteva fare qualcosa».
Sei stata definita green influencer, secondo te, quanto contano i social per diffondere un messaggio?
«Quando si parla di green influencer nell’immaginario comune si pensa che gli ”influencer” siano soltanto delle persone superficiali, mentre se parli di “divulgatore” si pensa che sia la persona più competente al mondo. Secondo me, invece, è la stessa cosa perché anche sui social si può fare divulgazione proprio come la si fa con i libri o con un documentario. “Influencer” è una parola moderna per dire "divulgatore", ha lo stesso senso, cambia semplicemente il tipo di pubblico a cui si riferisce, ma non la sua funzione. I social arrivano a quella fetta di giovani che magari, mentre guardano un reel “leggero”, si incuriosiscono con il tuo approfondimento, è un modo per imparare qualcosa. Non per forza i social devono avere un’accezione superficiale, sono un mezzo di comunicazione molto potente che va sfruttato».
Dalla Cop 26, secondo te, è emerso qualcosa di positivo?
«Qualcosa sì, perché sono stati sciolti diversi nodi sull’art. 6 dell’accordo di Parigi, come la riduzione del 45% dell’emissione di CO2 entro il 2030. Quindi di per sé alcuni accordi fatti sono ottimi, il problema è che siamo fuori tempo, questi patti andavano bene diverse Cop fa. In più c’è stato il problema dell’India che con un colpo di coda che ha fatto sostituire il termine “eliminare” con il termine “ridurre l’uso” del carbone per produrre energia elettrica. Credo perciò che, rispetto alla gravità della situazione, sono accordi annacquati, superficiali e tendenti al ridicolo. Ma, se dobbiamo prenderlo così com’è, possiamo definirlo un buon accordo».
Com’è e com'è la tua giornata tipo? Sia da studentessa sia ora ?
«Il segreto sta nell’organizzazione. Da studentessa mi svegliavo all’alba per studiare, a quell'ora nessuno ti chiama, nessuno ti cerca e si riesce a studiare tranquillamente dalle 5 alle 9 del mattino. Ora, più o meno, faccio la stessa cosa, dalle 9 lavoro prima seguivo le lezioni all'università, nel pomeriggio mi dedico ai social o scrivo un pezzo sul blog, oppure rispondo alle interviste o scendo in piazza. Il segreto è studiare quando gli altri dormono, non per prendere vantaggio ma per stare tranquilli e concentrati».
Qual è il tuo sogno?
«Per l’ambiente che non se ne parli più perché il problema sarà semplicemente risolto. Di personale ne ho tantissimi, ma il più grande è quello di essere serena come lo sono ora. Sentirmi piena perché quello che sto facendo mi piace davvero».
CHI È FEDERICA GASBARRO
Federica Gasbarro, nata da genitori abruzzesi il 3 gennaio 1995, vive a Roma dove si è laureata in Scienze biologiche all’Università “Tor Vergata”. Green Influencer e attivista contro i cambiamenti climatici, in futuro vorrebbe dare il proprio contributo come scienziata per trovare nuove soluzioni e arrivare a un pianeta a emissioni zero. Dal febbraio 2019 milita nel movimento Fridays For Future, con cui ha organizzato i “venerdì per il futuro”. Ha conosciuto personalmente Greta Thunberg, l’ha accompagnata in piazza per lo strike che si è tenuto ad aprile 2019 a Roma e ha condiviso con lei l’esperienza del summit ONU per il clima tenutosi a New York a settembre 2019; in diverse occasioni ha incontrato gli attivisti del movimento di altri stati europei. Dal 5 al 12 novembre 2021 ha partecipato a Glasgow, Scozia, alla conferenza sul clima Cop 26. Il magazine Forbes Italia l'ha inserita tra i 100 giovani italiani influenti e possibili leader in futuro. È stata anche ricevuta da Papa Francesco.