Capita spesso di non sapere decidere cosa prendere, davanti a un distributore di snack e bibite: le scelte sono tante! Pensa che in Giappone, i più avanzati modelli di distributori automatici usano un display che scansiona il tuo viso, per suggerire la bevanda più adatta a te, seconda della tua età, del tuo genere e del momento della giornata: di mattina tè verde, di sera zuppa di pesce. D’altronde in Giappone i distributori automatici sono una vera mania, e vendono di tutto, dal sushi al... mangime per insetti domestici.
5,51 milioni di distributori automatici
Quello nipponico è il Paese che ha più distributori automatici in assoluto: oltre 5 milioni (uno ogni 25 abitanti). In estate, lì, il clima è molto caldo e umido ed è il Governo a raccomandare di bere spesso: dal tè alla ciliegia alla zuppa di pesce, ce n’è per tutti
E nel resto del mondo?
Anche nel resto del mondo però non scherzano: in Belgio e Australia ci sono distributori che sfornano patatine fritte, a Singapore ciotole di purè, in Francia sfilatini di pane caldo (la baguette)! Insomma, Paese che vai, macchinetta che trovi.
In Italia abbiamo ovviamente distributori di pizza, e siamo primi in Europa per numero: più di 800mila, un distributore ogni 73 abitanti. La maggior parte di questi prepara caffè di tutti i tipi: per noi è normale, per un turista straniero un po’ meno. D’altro canto anche a noi, se fossimo in Cina, sembrerebbe stra-
no vedere tante macchinette di proteine (cioè di... insetti commestibili!).
La storia dei distributori
I distributori rappresentano le tradizioni di ogni Paese ed epoca: se potessimo viaggiare nel tempo, per esempio nella Grecia del 219 a.C., ci verrebbe da sorridere davanti a quello che è considerato l’antenato dei di-
stributori di oggi: erogava acqua grazie a una leva azionata dal peso della monetina.
I primi modelli moderni invece furono costruiti nel Regno Unito attorno al 1880 per vendere francobolli, cioccolato, saponi e fiammiferi. Più tardi, nel XX secolo, sono comparsi i distributori di grappa e vino (versati in tazze), seguiti da quelli di bevande gassate, per noi più familiari. Chissà che gioia, per i ragazzi dell’epoca, poter comprare una coca a qualsiasi ora!
E l'ambiente?
Oggi, per fortuna, i distributori più evoluti pensano anche all’ambiente. A Manduria (Taranto), per esempio, uno spazio di ristoro super automatico funziona con i pannelli solari: premi un pulsante per la pizza a km 0 o per uno yogurt; ricarichi il telefono (se non hai il cavetto lo comperi dal distributore di merendine) e puoi perfino chiedere ad Alexa di suonare la tua canzone preferita mentre fai pausa. C’è anche un calcio-balilla, che non consuma nulla e funziona con l’energia... del tuo divertimento. Però, ne fanno di cose queste macchinette!
Gusto fragola o scarafaggio?
Ti va una lattuga? No, preferisco un lecca-lecca di cicale. In Giappone hai solo l’imbarazzo (eh sì!) della scelta: oltre agli snack agli insetti, trovi pane in lattina e spremute fresche, hamburger, uova crude e crostacei (a volte persino vivi, poverini!).
L’insuperabile sorriso umano
Il brutto dei distributori è che non sorridono... eccetto questo, in Corea del Sud. Il suo sistema automatizzato è stato sostituito da una ragazza che ti porge lo snack scelto. Un invito a riflettere?
Peccato, non ho spiccioli
Negli Emirati Arabi (sotto) le macchinette erogano fino a 30 grammi di oro in foglie (si pagano con la carta di credito). E se hai almeno mille dollari puoi comprare monete d’oro, come Zio Paperone!
Dai Fido, oggi si mangia fuori
A Istanbul ci sono degli speciali “riciclatori” di plastica: inserisci le bottiglie vuote in un foro e un distributore incorporato eroga acqua e croccantini per mici e cani (a sin.). È un’ottima idea: nella capitale turca, infatti, si stima che gli animali randagi siano circa 150mila.
Devo provarlo subito!
Ecco Nailstar (Stella delle unghie, sopra): scegli il motivo che preferisci, infili le dita, e la manicure, super precisa, è fatta in un lampo! Questo si trova in Corea del Sud e le star lo amano; ne esistono di simili anche in Cina e Giappone. Sotto, un distributore di scarpe ballerine (arrotolate). Negli Usa e nel Regno Unito si trovano all’ingresso dei locali da ballo.
Quel mazzolin di fiori...
...che vien dalla macchinetta! Ti sei dimenticato/a il suo compleanno? Non è mai troppo tardi: il distributore automatico di bouquet di fiori è aperto h24. Quello sotto è in Spagna, ma ci sono un po’ ovunque, anche in Italia, per esempio a Firenze.
Salva dai calci un distributore
Un giorno lo snack si incastra, il giorno dopo la macchinetta non dà il resto! Che fare? Secondo la legge, in questi casi sei vittima di un inadempimento contrattuale, perché stai facendo un vero acquisto ma in cambio del prezzo non ricevi il bene. È proprio come se acquistassi il prodotto in un negozio, quindi il gestore della macchina deve risarcirti (trovi i contatti scritti sul distributore). P.S.: i sistemi raccontati sui social per avere merendine gratis, oltre a non funzionare sono un furto! E occhio alle telecamere...