Ecco subito una prima curiosità su Dante Alighieri: hai presente le espressioni il bel Paese e senza infamia e senza lode?
Sono espressioni che ha scritto Dante (1265 - 1321) nella Divina Commedia e che sono resistite nel parlato italiano fino ai giorni nostri, per ben 700 anni. Incredibile vero?
Quest'anno, nel 2021, ricorrono proprio 700 anni dalla morte del grande scrittore fiorentino. Mostre, documentari, film, laboratori: saranno tanti gli eventi che lo vedranno protagonista, come una vera star.
Altro che influecencer!
L'"influenza" di Dante Alighieri sulla lingua italiana e la nostra cultura in generale è fortissima ancora oggi, ecco perché viene celebrato in maniera così imponente. Certo, a volte, studiare a scuola le sue opere può risultare un po' difficile e pesante. Ci sono però anche tante curiosità su Dante Alighieri che aiutano a trovarlo un personaggio molto interessante e a capirne a fondo l'importanza senza... annoiarsi.
Curiosità su Dante Alighieri
- Il suo vero nome era Durante Alagherii de Alagheriis; “Dante” era l'abbrevazione del nome. Fu il poeta Giovanni Boccaccio a tramandarlo come Dante Alighieri,
- Si sposò con Gemma Donati: il loro matrimonio fu programmato quando i due avevano solo 12 anni, con un contratto tra i genitori. Si sposarono 8 anni dopo, a 20 anni. Sembra che il poeta non scrisse mai un verso dedicato a sua moglie.
- Dante partecipò alle guerre aretino-pisane. Dai suoi scritti si può presumere che combattesse con armatura leggera a cavallo.
- Al momento della sua morte l'ultima cantica della Divina Commedia, non era ancora stata pubblicata. Lo fece tempo dopo il figlio Jacopo, che si occupò anche di diffondere l'opera completa.
- Dante fu condannato alla pena capitale nel 1302, quando nello scontro tra guelfi bianchi e neri, due gruppi in lotta per il potere sulla città di Firenze, furono quest’ultimi a vincere. L'autore, però, era già andato via dalla sua città per rifugiarsi a Ravenna, e non scontò la pena.
- Alighieri ha iniziato a scrivere la Divina Commedia il 25 marzo. Secondo alcuni studiosi correvano gli anni 1300 - 1301; secondo altri, il 1307.
- La più antica onomatopea della lingua italiana di cui abbiamo testimonianza è "cricchi" (Inferno, XXXII, 30): Dante descrive così il rumore del fiume ghiacciato,
- All'inizio l'opera di Dante si chiamava Comedia. L'aggettivo Divina fu aggiunto nel 1500, circa 200 anni dopo, nelle edizioni successive, riprendendo una definizione dello scrittore Giovanni Boccaccio, che la definiva appunto Divina.
- Il manoscritto originale della Divina Commedia è andato perduto. Quello che studiamo oggi si basa su circa 700 manoscritti, copie dell'originale, del XIV e XV secolo.
- Dante morì a Ravenna, dopo le spoglie furono nascoste per paura che i fiorentini le trafugassero (le volevano riportare a Firenze, città natale del poeta). Nel 1810 le ossa furono nascoste in una cassetta nell’oratorio del quadrarco di Braccioforte e riscoperte solo nel 1865, quando per caso le ritrovò un muratore.