Pikasu, pikagiù, Pikachu! Ci giochi anche tu a scuola vero? I più giovani lo conoscono come Pikachu, il mini-videogame in cui sfidi il Pokemon più famoso del mondo a carta, forbici, sasso con particolari movimenti che coinvolgono mani e orecchie. Ma lo sai che questo gioco ha origini antichissime?
DAL GIAPPONE O DALLA CINA?
Noi lo conosciamo come carta forbici sasso, ma in realtà è una versione giapponese di un antico gioco cinese che usava altri simboli. La prima testimonianza dell'esistenza della morra cinese la troviamo nel libro Wuzazu, di Xie Zhaozhi, uno scrittore vissuto durante la dinastia Ming. Qui viene chiamato shoushiling e si legge che le sue origini risalgono addirittura alla dinastia Han (206 a.C. - 220 d.C.).
Dalla Cina, nei secoli si diffuse in Giappone, con il nome mushi-ken: il pollice rappresentava la rana, che veniva battuta dalla lumaca (mignolo, che in Cina era il millepiedi), battuta dal serpente (indice), sconfitto dalla rana.
Un'altra versione giapponese dell'antica morra cinese si gioca con tutte e due le mani: il kitsune-ken. Nel gioco, una volpe, kitsune, sconfigge il capo del villaggio, che batte il cacciatore che sconfigge, la volpe.
LA PRIMA CARTA, FORBICI, SASSO
Si chiama Janken. Questa è la versione più diffusa nel mondo: arriva in Occidente all'inizio del 900 grazie ai frequenti contatti con il Giappone.
Dal 1920 in poi, sui giornali americani ed europei vengono descritti diversi giochi simili a carta, forbici sasso, come lo zhot o il gioco giapponese, versione francese della morra cinese. Viene anche descritta la morra, il gioco diffuso in Italia fin dai tempi dei romani.
ORIGINI DELLA MORRA... ITALIANA!
All'epoca si chiamava micatio ("tirare fuori le dita velocemente") e veniva usato anche nel commercio per contrattare sul prezzo. I giocatori tiravano fuori le dita di una mano contemporaneamente per formare un numero: vinceva il più alto.
Come mai si è diffusa il tutto il mondo la versione carta forbici sasso della morra cinese? Alcuni pensano che il suo successo derivi propri dai simboli, di uso comune in tutti i paesi.