L'11 ottobre festeggiamo la Giornata mondiale delle bambine e delle ragazze ONU, una ricorrenza forse poco conosciuta, ma molto importante per i contenuti che esprime: lottare contro la diseguaglianza e fare in modo che in tutto il mondo bambine e bambini possano crescere felici e con le stesse opportunità.

LA GIORNATA  E IL SUO SIGNIFICATO

L'International Day of Child Girl venne istituito nel 2011 dalle Nazioni Unite per promuovere l'emancipazione femminile - ovvero il miglioramento della condizione della donna - sin dai primi anni di vita.

In molte zone del pianeta, infatti, il fatto di nascere maschio o femmina fa un'enorme differenza in quanto il cosiddetto "sesso debole" è considerato di diritto sottomesso all'uomo, da cui dipende in tutto e per tutto. Pensate che in Paesi come l'Arabia Saudita fino a pochi mesi fa alle donne non era permesso nemmeno prendere la patente!

La Giornata Mondiale delle bambine e delle ragazze dunque serve per sensibilizzare società e, soprattutto, le famiglie affinché si comprenda l'assoluta uguaglianza tra i due sessi e le nuove generazioni di bambine possano crescere felici e indipendenti, senza nessuno che imponga loro un destino già segnato all'ombra di padri e mariti.

IL TEMA DEL 2023

Ogni anno la Giornata Mondiale sceglie un tema specifico cui dedicare eventi, incontri e conferenze. Il titolo di quest'anno è GirlForce: Unscripted and Unstoppable e celebra i risultati raggiunti dalle "giovani donne" grazie all'adozione della Dichiarazione e Piattaforma d'azione di Pechino, un documento stipulato quasi 25 anni fa a Pechino e che programmava il raggiungimento di alcuni obiettivi fondamentali per l'uguaglianza maschi-femmina nel mondo.

LA GIORNATA IN ITALIA

Anche da noi in Italia vengono organizzati eventi ed incontri per celebrare l'International Day of Child Girl. Particolarmente attiva è l'organizzazione Terre Des Hommes, che dall’11 ottobre al 25 novembre ha lanciato la campagna social #Indifesa per dare voce alle tantissime bambine che ancora oggi vivono sottomesse e prive di diritti fondamentali come istruzione e libertà.