A pochi mesi dal Climate Action Summit di New York, i governi del pianeta si riuniscono nuovamente alla Cop25 di Madrid per decidere le prossime mosse che la politica internazionale dovrà approntare per scongiurare il peggioramento del cambiamento climatico.
Ma che cos'è questo nuovo vertice sul riscaldamento globale? Di cosa si parlerà? Ve lo spieghiamo noi
COS'È LA COP25?
La UN Climate Change Conference, o Cop25, è la Conferenza delle Parti (da qui la sigla COP, Conference of the Parties, che designa l'organo direttivo di una convenzione internazionale) delle nazioni aderenti alla Convenzione Quadro dell'ONU sul cambiamento climatico (UNFCCC) che fu stipulata nel 1992.
Il numero 25 si riferisce al fatto che quello si sta tenendo a Madrid dal 2 dicembre al 13 dicembre è il venticinquesimo incontro di questo tipo. Il primo si tenne a Berlino nel 1995 e quest'anno doveva essere ospitato dal Cile, ma la sede è stata spostata all'ultimo a causa dei disordini che stanno scuotendo il Paese sudamericano.
QUAL È LA DIFFERENZA CON IL CLIMATE ACTION SUMMIT?
La conferenza di Madrid servirà a stabilire - ed eventualmente potenziare - le misure da attuare per assicurarsi che gli obiettivi stabiliti dagli Accordi di Parigi nel 2015 per mantenere l'aumento delle temperature globali sotto i 3/2,5°C vengano rispettati.
Il Summit di fine settembre svoltosi a New York invece è stata un’iniziativa del Segretario Generale ONU per sollevare l’attenzione dell'intera comunità internazionale sull’emergenza del clima. Un gesto probabilmente suggerito dal grande interesse che l'opinione pubblica - sollecitata dalle iniziative di Greta Thunberg e dei Fridays for Future - ha maturato nell'ultimo anno sul problema.
PERCHÈ LA COP25 È IMPORTANTE?
A spiegare chiaramente le ragioni dietro all'importanza di un tale evento è stato lo stesso Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, il quale nel discorso di apertura dei lavori ha sottolineato la necessità di attuare con urgenza contro-misure serie ed efficace per arginare il riscaldamento del nostro pianeta.
«I livelli globali medi di anidride carbonica hanno raggiunto 407,8 parti per milione nel 2018. Non molto tempo fa, 400 parti per milione erano viste come una svolta impensabile - ha spiegato Guterres - L'ultima volta che si è verificata una concentrazione di anidride carbonica comparabile è stata tra 3 e 5 milioni di anni fa, quando la temperatura era tra 2 e 3 gradi Celsius più calda e il livello del mare era da 10 a 20 metri più alto di oggi».
Di questo passo dunque, le future generazioni dovranno vivere in un mondo sempre più caldo e diverso da quello dei nostri nonni, un mondo dove alluvioni e lunghi periodi di siccità saranno sempre più frequenti, la flora e la fauna subirà drastici mutamenti, e l'equilibrio di intere aree geografiche verrà totalmente sconvolto.
In un quadro del genere la Cop25 gioca un ruolo decisivo poiché nel 2020 tante nazioni dovranno presentare i nuovi piani per la riduzione delle emissioni e l'adozione di politiche per contrastare il climate change, e dunque la conferenza di Madrid potrà (o meglio, dovrà) servire da trampolino per comprendere che non si sta facendo ancora abbastanza per risolvere il problema e quindi convincersi della necessità di intensificare gli sforzi congiunti per salvare la Terra.