A volte navigare sicuri è un problema sottovalutato dai più giovani.
I malitenzionati informatici sono sempre alla ricerca di informazioni degli utenti per poter rubare dati importanti, attraverso email ingannevoli o messaggi. A volte riescono ad accedere ai tuoi dispositivi entrando nelle rete che utilizzi per collegarti a internet.
Un esempio recente è l'attacco informatico subito da Axios, una società che fornisce il servizio dei registri elettronici nel 40% delle scuole italiane. Oppure, il furto di dati di mezzo miliardo di utenti su Facebook.
“L'apprendimento a distanza rappresenta oggi la norma anche per i minori, con gli studenti della scuola primaria e secondaria sempre più connessi alla rete”, sottolinea Giancarlo Valente, CTO di aulab, agenzia specializzata in corsi di programmazione e sviluppo software. “Questo pone nuove sfide alla privacy e alla sicurezza informatica in generale".
Vediamo allora alcuni consigli dati da aulab per navigare sicuri e collegarsi in Dad in tutta sicurezza
Il 90% degli attacchi di sicurezza informatica sono attacchi di phising (fonte: Deloitte).
Il termine deriva dall'inglese to fish, pescare e consiste nel mettere a punto un alcunte tecniche "social" per rubare alle persone dati sensibili, come username, email, carta di credito, numero di telefono analizzando le loro abtudini in rete.
Un metodo comune di phising, per esempio, consiste nell’inviare delle email, sotto forma di messaggi di spam, con titoli, testo e logo simili, ad istituzioni conosciute, come banche, uffici postali e siti di pagamenti on line.
Attenzione
Capita a tutti, spesso, di cliccare una di queste email ingannevoli, per distrazione, errore o curiosità, trasmettendo i propri dati ai malintenzionati.