Quanto ne sanno i tuoi alunni e le tue alunne delle materie che dovranno studiare alle superiori? Spesso l’orientamento inizia già in seconda media, ma in molti sono confusi: impossibile capire veramente cosa significa scegliere una scuola piuttosto che un’altra, e spesso sono spaventati da materie che non conoscono e che ritengono troppo complesse o noiose, preferendo così scuole in cui non si insegnano. E se a raccontare le proprie materie fossero proprio prof appassionati che le insegnano? Il consiglio di lettura di oggi è per due libri che vanno proprio in questa direzione e che fanno parte del progetto “Ora Buca” di Mondadori in collaborazione col Salone del Libro di Torino. Scoprili con noi!
L’Ora Buca è un format nato al Salone del Libro di Torino nel 2017 che poi è diventato un vero e proprio progetto editoriale di Mondadori Ragazzi. Che cos’è l’Ora Buca? Proprio come nel linguaggio comune, l’ora buca rappresenta quell’ora in cui manca un insegnante e qualcuno lo sostituisce, e quel qualcuno riesce, al di fuori dell’orario di lezione classico, a presentare la sua materia in maniera nuova e appassionante, finendo per incuriosire tutta la classe. E nascono proprio con questo principio i due libri che ti proponiamo oggi, adatti a partire dalla scuola media (ideali, quindi, anche come punto di partenza per affrontare il discorso orientamento per le superiori): Perché studiare latino e greco (non) è inutile di Andrea Marcolongo e Perché studiare chimica (non) è difficile di Marco Malvaldi.
Andrea Marcolongo è laureata in Lettere classiche e ha già scritto diversi libri a tema greco e latino. Perché studiare latino e greco (non) è difficile è edito da Mondadori e spiega, proprio come farebbe un’appassionata prof durante un’ora buca, come innamorarsi di queste due materie, che spesso spaventano i ragazzi e le ragazze. Si dice spesso che a far appassionare a una materia sia la capacità dell’insegnante di coinvolgere chi ha di fronte, andando oltre i pregiudizi e le chiacchiere sulla difficoltà, la noia e altro.
In questo libro, Marcolongo ricorda le ore spese sulle grammatiche di latino e di greco, cercando di destreggiarsi tra declinazioni e verbi, ma lo fa riuscendo a far emergere quel che spesso non si pensa riguardo a queste due lingue antiche, e cioè l’utilità che ancora possono avere nella vita contemporanea.
Anche la chimica è un’altra materia che rappresenta uno scalino per molti ragazzi e ragazze sembra insormontabile. Ma non è più così se a raccontarla è Marco Malvaldi, che in Perché studiare chimica (non) è difficile spiega come atomi e molecole si incontrano negli oggetti che maneggiamo ogni giorno, o in quelli in cui sarebbe meglio non maneggiassimo mai, come per esempio la nitroglicerina. Un viaggio appassionante attraverso una materia che solo in apparenza appare difficile, ma che quando si lascia scoprire permette di imparare molto di più di formule e reazioni, in un’avventura che si rivelerà utilissima in molti ambiti della vita quotidiana!
Due libri che rappresentano un ottimo spunto per parlare del futuro scolastico delle tue alunne e dei tuoi alunni, convincendoli che forse i pregiudizi che hanno su certe materie non sono così fondati, e che potrebbero appassionarsi anche a ciò che li “spaventa” di più!
This post was last modified on 24 maggio 2023 14:10
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