Il tema della guerra non è certo nuovo a scuola, ma è diventato ancora più concreto nell’ultimo anno a causa dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Non solo ne parlano giornali e tv, ma se ne discute in casa e sui social. E non ultimo, molti giovani ucraini sono arrivati nelle scuole italiane scappando, con le loro mamme, dai territori bombardati. Affrontare in classe il tema delle guerre può essere complesso, ma è sicuramente importante perché bambini e ragazzi potrebbero cercare risposte e non trovarle così facilmente. Ecco quindi i nostri consigli di lettura per parlare insieme di un tema tanto delicato e toccante.
I libri sulla guerra e sulle sue conseguenze fanno parte della letteratura che ogni studente affronta durante il suo percorso, e a volte accompagnano anche oltre, nell’età adulta. Ma è giusto parlare di conflitti con i bambini e i ragazzi più giovani? Sì, se lo scopo è non escluderli, ma anzi sensibilizzarli al tema e permettere loro non soltanto di capire perché le guerre accadono, ma anche come sono vissute e cosa succede quando ci si ritrova sotto le bombe. Che sia in Ucraina, in Siria o in luoghi, sapere che la guerra fa ancora parte del mondo è importante sia per crescere generazioni di pace, che per sottolineare i valori della democrazia e della diplomazia. Ecco i titoli che vi consigliamo per affrontare questa tematica a partire dai 10 anni, quindi già alla scuola primaria.
In questi giorni si torna a parlare di Siria per il terribile terremoto che ha scosso il paese a inizio febbraio 2023: ma è giusto non dimenticare che il popolo siriano è protagonista di un’orribile guerra civile. Sami in fuga dalla guerra, edito da Mondadori e scritto da A. M. Dassu, racconta la vita di un adolescente “qualunque” la cui vita viene sconvolta dalla guerra. A seguito di un bombardamento, la sua famiglia decide di lasciare il paese per andare a vivere in Inghilterra, ma la nuova esistenza di Sami non sarà affatto facile.
Perché leggerlo: I rifugiati e in generale chi fugge da guerre e torture è spesso descritto come l’altro, qualcuno di cui non fidarsi e di cui avere paura. La storia di Sami sensibilizza all’accoglienza, permette di portare in classe il tema della diversità e discriminazione che non è davvero tale, grazie al suo protagonista così simile a qualsiasi altro ragazzo e all’ambientazione contemporanea.
Questo libro, edito da Mondadori e scritto da Domenico Quirico, è un’antologia delle parole usate più comunemente per raccontare la guerra. Dieci parole che vengono utilizzate per raccontare e riflettere su cosa sia la guerra, quali siano le conseguenze e perché è importante portare sempre un messaggio di pace.
Perché leggerlo: Domenico Quirico è un reporter di guerra, caposervizio degli Esteri della Stampa, capace di fornire, attraverso le parole, gli strumenti più adatti affinché i ragazzi capiscano che cos’è la guerra e cosa implica, anche quando è molto lontana da noi. Per la prima volta in un libro per ragazze e ragazzi, racconta la guerra con la forza della sua viva testimonianza.
La grande Lia Levi, autrice di molti titoli legati al tema della guerra e dell’Olocausto, affronta con questo libro edito da Il Battello a Vapore un altro aspetto della guerra, molto attuale: quello dell’accoglienza. Nel paese di Iryna è scoppiata la guerra, e i suoi genitori la convincono a lasciare il paese per trasferirsi dalla nonna, che fa la badante in Italia. La piccola sarà accolta dalla famiglia che dà lavoro a sua nonna, ma nonostante l’affetto di tante persone preoccupate per lei, Iryna tenterà di scappare per tornare dai suoi genitori. Sarà Adriano, un ragazzino della sua stessa età, a convincerla a restare.
Perché leggerlo: Lia Levi è un punto di riferimento nella letteratura per ragazzi e adulti, in particolare sul tema della guerra. Sarà interessante creare un parallelismo tra la Seconda Guerra Mondiale e quel che accade oggi in Ucraina, e ancor più se in classe, o tra le frequentazioni dei bambini, c’è qualche ucraino/a arrivato in fuga dalla propria terra.
Mentre cadono i missili, la vita va avanti: questo libro di Stefania Battistini, edito da Piemme, racconta i volti e la quotidianità delle persone che, nonostante questo lungo anno di guerra, hanno continuato ad andare avanti e che non hanno mai smesso di credere nella pace. Proposte di matrimonio, scene di solidarietà, oggetti abbandonati e ancora nonne che comprano mazzetti di fiori. Anche sotto le bombe, le persone cercano di restare umane, di continuare a sperare.
Perché leggerlo: non solo persone in fuga, ma anche altre che decidono di restare, e che ogni giorno coltivano la speranza di tornare alla vita di prima. Spiegare cos’è la guerra nel quotidiano, cosa significa provare a vivere nonostante le bombe, la mancanza di acqua o di luce, la propria casa distrutta e i propri cari ormai lontani, è un modo per far capire ai ragazzi cosa significa, concretamente, vivere durante un conflitto.
Questo libro edito da Rizzoli, di Valerio Magrelli e con le illustrazioni di Alessandro Sanna, spiega due concetti opposti mettendoli a confronto attraverso parole e immagini. E lo fa in maniera semplice quanto efficace: le scene sono le stesse, cambia soltanto il tempo, e cioè il tempo di guerra e quello di pace.
Perché leggerlo: questo libro illustrato dal pluripremiato artista Sanna e scritto da uno dei poeti italiani più noti, Magrelli, mostra ai ragazzi di capire le differenze tra guerra e pace grazie a un linguaggio semplice ma incisivo. La vita scorre, ma quel che cambia è il tempo in cui la si vive: nonostante la neve cada sempre, non è lo stesso se a cadere sono anche le bombe.
A un anno esatto dall’inizio della guerra in Ucraina, affrontare il tema dei conflitti coi propri studenti è importante per tenere alta l’attenzione e sensibilizzare al concetto di pace. I libri possono essere un veicolo immediato e facilmente fruibile da utilizzare in classe e a casa per spiegare a bambini e ragazzi che cos’è la guerra e quali sono le conseguenze su chi vive in un paese dilaniato dalle bombe.