Gli incendi di questa stagione potrebbero farvi chiedere come si forma un incendio. A fine luglio, ad esempio, il territorio di Oristano, in Sardegna, ha visto andare in fumo migliaia di ettari di boschi e allevamenti a causa di un rogo indomabile che ha preso via via forza a causa dei venti che stavano spazzando l'isola.
Ma allora è vero che basta appiccare un piccolo fuoco con un fiammifero, o gettare per terra un mozzicone di sigaretta per fare scaturire le fiamme di un incendio?
COME INIZIA UN INCENDIO?
Gli incendi nei boschi si scaturiscono principalmente per due motivi: cause naturali e per mano umana.
COME SI FORMA UN INCENDIO: I FATTORI CHE FAVORISCONO IL PROPAGARSI DELLE FIAMME
Non basta un fiammifero o un piccolo falò per far scaturire un incendio: ci sono dei fattori che favoriscono l'aumento e l'alimentazione delle fiamme, per esempio il clima, la tipologia di vegetazione, alcune piante, l'altitudine (il maggior numero di incendi si verifica tra i 400 ed i 1000 metri di altezza) e la quantità di "materiale" incendiabile.
COME NASCE UNA FIAMMA
Una fiamma è il risultato di tre fattori: ossigeno, carburante e calore. Se manca anche una sola di queste tre cose, il fuoco non nasce.
I CONSIGLI DI PREVENZIONE E SICUREZZA DEI VIGILI DEL FUOCO
Gli atomi dell'ossigeno contenuto nell'aria quando si riscaldano cominciano a vibrare. Mano a mano che diventano più caldi, cominciano a "ballare" sempre più velocemente.
Quando il calore aumenta fino al punto di infiammabilità del materiale, gli atomi rompono i legami che li uniscono alle altre molecole di cui fanno parte, facendo scaturire la fiamma.
Esempio pratico di come si forma un incendio
1. Il legno, ad esempio, contiene per la maggior parte molecole costituite da atomi legati di carbonio, idrogeno e ossigeno. Quando il legno (carburante) diventa abbastanza caldo (per esempio quando in un bosco viene appiccato il fuoco su un tronco generando calore, o quando un fulmine colpisce un albero), i legami tra queste molecole si spezzano, rilasciando atomi ed energia. Questo processo viene chiamato pirolisi.
2. A questo punto gli atomi non legati formano un gas caldo, che si mescola con gli atomi di ossigeno nell'aria. In realtà è questo gas incandescente - e non il carburante stesso - a produrre la "prima" fiamma, cioè la parte blu un po' evanescente alla sua base.
3. Gli atomi slegati poi si legano rapidamente con l'ossigeno nell'aria in un processo chiamato ossidazione: il carbonio legandosi all'ossigeno, produce anidride carbonica. Quando l'idrogeno si lega all'ossigeno, invece, produce vapore acqueo.
Tuttavia gli incendi si formano solo quando tutto questo spostamento di atomi che si slegano e si rilegano, rilascia energia sufficiente a prolungare l'ossidazione nel tempo, con reazioni a catena: altri atomi rilasciati dal combustibile si combinano con l'ossigeno nelle vicinanze.
Questo genera altra energia, che rilascia più atomi, riscaldando l'ossigeno... e il processo ricomincia.
I COLORI DELLA FIAMMA: IL CARBONIO
I colori arancioni e gialli in una fiamma appaiono quando gli atomi di carbonio si scaldano e cominciano a vibrare, e quindi brillare. Potete gli atomi di carbonio arancioni quando i vostri parenti cuociono la carne sulla griglia o sulla padella a fiamma alta.