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Come si fanno le leggi in Italia?

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Come si fanno le leggi in Italia?
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Le leggi sono la base del funzionamento della società. In Italia, prima di entrare in vigore, devono passare per un lungo procedimento. Vediamo come funziona…

Avete mai immaginato come sarebbe il mondo se non ci fossero le regole? Provate a pensare se agli incroci per strada non ci fossero i semafori o se tutti potessero fare quello che vogliono quando vogliono: sarebbe il caos totale. Per questo ci sono le leggi.

Per evitare questa confusione infatti, sin dai tempi antichi si è cercato di fissare delle regole che garantissero il funzionamento pacifico della società. In Italia, le leggi fondamentali sono scritte all’interno della Costituzione che stabilisce i diritti e i doveri dei cittadini e determina i principi del funzionamento dello Stato. Il bisogno di leggi, però, non finisce con il testo costituzionale e il Parlamento si riunisce giornalmente per farne di nuove o cancellarne di vecchie. Voi sapete come avviene questo processo? Proviamo a fare chiarezza…

Cos'è il potere legislativo?

Il potere legislativo è uno dei tre poteri fondamentali dello Stato e consiste nella facoltà del Parlamento di fare le leggi. Gli altri due sono quello esecutivo, che si occupa di far applicare le normative, e quello giudiziario che invece ha il compito di farle rispettare. Il potere legislativo appartiene alla Camera dei deputati e al Senato, i due rami di cui è composto il Parlamento.

Come si propone una legge?

Le leggi che tutti noi dobbiamo rispettare devono fare un lungo tragitto prima di entrare in vigore. Per prima cosa un parlamentare, membro o della Camera dei deputati o del Senato, oppure il governo con uno dei suoi rappresentati devono presentare al presidente di una delle due Camere una proposta di legge. Volendo anche i singoli cittadini possono proporla, ma per riuscirci devono raccogliere almeno le firme di 50mila elettori.

Prima di essere discusso all'interno di una delle due camere, il testo deve essere analizzato dalla Commissione incaricata. Per esempio: se viene proposta una legge che vuole modificare il numero di ore che devono lavorare i vostri genitori, prima che i senatori e i deputati esprimano un giudizio, il testo deve essere esaminato dalla Commissione lavoro.

Come entrano in vigore le leggi in Italia?

Se la proposta di legge, dopo una fase discussione e modifica, viene approvata dalla Camera dei deputati passa al Senato (può succedere anche viceversa, non importa l’ordine). I senatori possono decidere di modificare la proposta ma in quel caso la legge ritorna ai deputati, fino a quando entrambe le camere approvano lo stesso testo.

A questo punto “la palla” passa al Presidente della Repubblica che può decidere o di promulgare (rendere effettiva) la legge o di rimandarla alla discussione di Camera e Senato con un messaggio in cui spiega perché secondo lui il testo non va bene. Se il Parlamento approva di nuovo la legge il Presidente è costretto a promulgarla.

Si può cancellare una legge?

Con il passare del tempo alcune leggi diventano inadatte, per questa ragione si può intervenire per cancellarle, o meglio, abrogare (questo il termine corretto)

I modi per farlo sono tre: con un’altra legge che regola la stessa materia, con un referendum in cui i cittadini esprimono direttamente il loro parere o attraverso la Corte Costituzionale. Quest’ultima è un tribunale “speciale” che interviene per far abrogare (il termine tecnico con il quale si indica la cancellazione) le leggi che sono in contrasto con la Costituzione.

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