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Come viene eletto il Presidente degli Stati Uniti?

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Come viene eletto il Presidente degli Stati Uniti?
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Oggi è una giornata importante: negli Stati Uniti verrà eletto il presidente, la persona più potente del mondo. Come avviene questa elezione? Te lo dice Focus Junior.

Lo sapete come viene eletto il Presidente degli Stati Uniti? L'attuale, Donald Trump, il 45esimo presidente, è stato scelto tra due candidati principali: Donald Trump (del partito Repubblicano) e Hillary Clinton (del partito Democratico). In realtà ci sono anche altri candidati minori e indipendenti, che però non hanno possibilità di vittoria.

Il 4 novembre 2020 però gli Stati Uniti inizieranno un nuovo capitolo della loro storia: sarà il secondo mandato di Trump o alla Casa Bianca ci sarà il candidato democratico Joe Biden?

COME FUNZIONANO LE ELEZIONI AMERICANE?

Negli Usa, diversamente da quanto accade nel nostro Paese, il voto si può esprimere in molti modi, anche via posta.

IL SISTEMA DEI GRANDI ELETTORI

In America il presidente viene eletto dai cittadini ma con un sistema piuttosto particolare e complicato che chiama in causa i cosiddetti “grandi elettori”. Vediamo di cosa si tratta.

Gli Stati Uniti sono uno stato federale, ossia una nazione composta di 50 Stati diversi, rappresentati nelle istituzioni politiche della capitale, Washington, da 538 tra deputati e senatori.

Numero dei grandi elettori per Stato

Ognuno degli stati Usa elegge periodicamente dei deputati e dei senatori in proporzione agli abitanti che ci vivono: più abitanti ha uno stato, più rappresentanti (ossia deputati e senatori) avrà a Washington. Il totale di deputati e senatori americani è di 538.

Il numero di deputati e senatori americani di uno degli stati americani è uguale al numero dei “grandi elettori” del presidente. In pratica i cittadini americani non votano direttamente il presidente che desiderano bensì la persona che, se eletta, lo voterà a sua volta e ne permetterà la vittoria.

In 48 stati su 50 diventa grande elettore chi prende un voto più dell'avversario (in due Stati c'è un sistema leggermente diverso).

Se per esempio in Texas (è uno degli stati americani) un candidato grande elettore di Trump prende 2 milioni di voti e l'avversario candidato grande elettore di Biden prende 1 milione e 999 mila voti, vincerà il primo e porterà in dote a Trump i voti di tutti gli altri grandi elettori dello stato del Texas (che sono 38).

Siccome i grandi elettori sono 538 (come i deputati e i senatori americani), per diventare Presidente degli Stati Uniti bisogna avere i voti di 270 grandi elettori (ossia la maggioranza assoluta, la metà + 1).
Un'altra particolarità del sistema elettorale americano è che i grandi elettori, che sono stati eletti dai cittadini l'8 novembre, si ritroveranno assieme solo a metà dicembre. E sarà in quell'occasione che voteranno il candidato che farà il presidente e quello che farà il vicepresidente. Voteranno, cioè, per i candidati che rappresentano.

Dopodiché bisognerà aspettare un po' di tempo affinché il nuovo presidente giuri e si insedi, assumendo così formalmente i suoi poteri.

E IN CASO DI PAREGGIO?

Siccome i grandi elettori sono in numero pari è possibile (anche se rarissimo) che finisca alla pari, che cioè le votazioni assegnino 269 grandi elettori a ciascun candidato. In questo caso siccome nessuno dei due candidati presidente ha ottenuto la richiesta maggioranza assoluta, sarà il Congresso degli Stati Uniti a decidere (è l'assemblea che fa le leggi degli Stati Uniti d'America).

VINCE CHI PRENDE PIÙ VOTI?

Il sistema di voto con i grandi lettori rende possibile che un candidato prenda più voti dell'avversario eppure perda le elezioni. Accade quando i grandi elettori che ha guadagnato sono meno dei grandi elettori dell'avversario.

Il Presidente Usa resta in carica 4 anni e può essere rieletto una sola altra volta.

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