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Come funzionano gli effetti speciali nei film horror

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Come funzionano gli effetti speciali nei film horror

Il trucco per gli effetti speciali nei film horror viene usato ancora oggi, nonostante la computer grafica abbia sostituito in gran parte il lavoro manuale degli artisti di genere. La sua storia però risale a circa 100 anni fa.

La prima volta che è stato usato il trucco per creare un effetto speciale è stato per un film uscito nel lontano 1925, il Fantasma dell'Opera. Lon Chaney indossava una parrucca collegata a una protesi ricurva che gli deformava la fronte. Poi: ombretto nero per fare sembrare il suo occhio più basso e matita bianca sulle ciglia inferiori per farlo sembrare più grande.

La pelle "in avanzo" che gli cadeva dal naso era fatta di pelle di pesce e colla vinilica. Il viso aveva piccole rughe evidenziate dal trucco bianco e nero, per dargli l'aspetto spettrale. In un altro film, per ricreare un naso più grosso e curvo rispetto al suo, ci applicava sopra una struttura fatta con filo metallico e carta igienica. Non imitatelo: era molto pericoloso, perché il filo metallico rischiava spesso di forargli la pelle.

I trucchi usati nei film horror per creare effetti speciali sono davvero diversi, a seconda del tipo di personaggio da ricreare. In alcuni film degli anni Settanta (non mettiamo il titolo perché alcuni fanno davvero paura) gli alieni venivano ricoperti completamente, con materiale modellabile, morbido e liscio.

Oggi il trucco nei film si è evoluto, anche se è cambiato di poco. Per ingrandire o modificare piccole parti come il naso si usa il lattice o materiali in gomma, che possono ricreare anche rughe o pelle cadente.

Trucco e make up per Il Pianeta delle scimmie.
Credits: ipa agency

Per deformare i "mostri" , oltre alla fronte "finta" usavano un elmo gigantesco dipinto di rosa e bianco per farlo sembrare simile a un "cervello" vero. Poi spesso coprivano le sopracciglia per farle scomparire, e applicavano del materiale a base di lattice per ricreare tagli sanguinolenti e lividi. Le lenti a contatto colorate danno poi un effetto orrorifico al personaggio e il vomito verde che spesso esce dalla loro bocca è in realtà crema di piselli.

Nel 1990 uscì Edward mani di forbice (questo film al contrario degli altri non fa paura): le mani furono assemblate da un meccanico. Per il trucco: cipria bianca e ombretto nero per le occhiaie. Unico effetto speciale: i tagli del viso, ricreati con sottili strati di lattice.
Credits: wikicommons

Il discorso cambia per le bruciature e le ustioniper truccare quelle di un personaggio di una nota saga horror, un vero cattivone, i truccatori per prima cosa applicavano un berretto in lattice per renderlo calvo. Poi, tra sopracciglia, barba e collo in tutto i pezzi applicati sul viso del protagonista ammontavano a 11, tutti in silicone. Dopo aver assemblato tutti i pezzi toccava dipingere i bordi delle bruciature di rosso e di bianco per le cicatrici.

Model make up as a Day of dead celebration
Credits: ipa agency

Un trucco.... duraturo

Per completare il trucco del viso, i truccatori ci mettevano circa tre ore (altrettante per toglierlo). Le cose con gli anni non sono cambiate: circa 20 anni dopo esce un altro horror famosissimo con un cattivone, anche lui, tutto bruciacchiato. Il trucco per realizzare il suo viso è durato quattro ore, anche se i materiali erano diversi: i pezzi da applicare erano fatti di schiuma.

Un altro esempio: il personaggio di Mystique di X Men (2000) era ricoperto di protesi "mostruose" per il 60% del corpo. Il trucco ha richiesto circa sette ore solo per lei.

 

 

 

 

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