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Come combattere l’ansia per le interrogazioni con lo yoga

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Si avvicina la fine del quadrimestre, quindi l'ansia per le interrogazioni, perché poi sarà la volta della pagella finale, o degli esami. Per molti studenti, anche quelli più bravi, è sempre un periodo "faticoso" da gestire, che porta a nervosismo, ansie, rispostacce... Insomma, i momenti più impegnativi delle nostra vita li viviamo male.

Ma perché?

L'atteggiamento

Il vero problema non è affrontare le sfide di ogni giorno, ma il modo in cui le affrontiamo e cioè, la maggior parte delle volte, male.

Un antico testo indiano dice che ognuno di noi è composto da cinque corpi, i kosha:

1. Corpo fisico

2. corpo dell'energia vitale

3. il corpo mentale,

4. il corpo della saggezza

5. il corpo della beatitudine.

Ciascuno di questi cinque corpi è chiuso dentro l'altro, come le matrioske. Sono come fili in un tessuto, intrecciati insieme. Se uno di loro viene teso, strappato o tirato, anche gli altri fili ne risentono: si accorcia il respiro, la mente si agita, e la serenità si dilegua. Se invece tutti i fili sono al loro posto siamo sereni, con noi stessi, con gli altri, e con tutto ciò che ci succede. 

 

La soluzione quindi sta nel mantenere i fili nella giusta tensione legati tra di loro, ma come?
Uno dei metodi più moderni, anche tra i più giovani è lo yoga, una disciplina molto antica, nata proprio in India. La parola yoga deriva dal sanscrito yuj, che significa “unire”: l'unione dei cinque corpi, per ritrovare la serenità ma soprattutto imparare ad affrontare le sfide quotidiane, comprese quelle scolastiche.

In più

Lo yoga mantiene la schiena forte e flessibile, aiuta ad assumere e mantenere una postura corretta, aumenta l'equilibrio, migliora le abilità motorie e la coordinazione, rinforza e allunga i muscoli. Non è finita: imparate la respirazione corretta, dormite meglio e aumenta anche la capacità di attenzione e concentrazione.

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Ecco alcuni consigli di Renata Centi, insegnante di yoga, e Francesca Senette, giornalista che ha scoperto lo yoga proprio grazie ai suoi bambini. Insieme, hanno scritto un libro sull'argomento.

 

Cosa vi serve

Un tappetino morbido, una stanza silenziosa, amici o parenti con cui divertirsi (ma va bene anche da soli, insieme a... voi stessi).

 

Le asana - alcuni esempi

Dopo il riscaldamento iniziale si può cominciare con il divertimento. Le asana sono delle posizioni che aiutano a conquistare l'atteggiamento positivo verso le difficoltà. Eccone alcune.

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Il cane che si stira

Cosa fa: allunga i muscoli, aiuta il rilassamento ma anche a ritrovare energia.

Come farlo: osserva bene il tuo cagnolino o anche il micio quando si stirano dopo che hanno dormito e fai come loro: a quattro zampe distendete  poi le gambe.

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L'albero

Cosa fa: migliora equilibrio, postura, attenzione. allunga i muscoli.

Come farlo: braccia in su, piedi uniti, solleva la gamba destra fino ad appoggiare il piede sulla coscia sinistra.

 

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La campana

Cosa fa: migliora la fiducia negli altri e un po' di stretching.

Come si fa: schiena contro schiena, con le mani intrecciate le une alle altre dondolatevi prima da una parte poi dall'altra.

30 cards per imparare lo yoga divertendosi. Un gioco per memorizzare le posizioni e per sfidare la mamma e i fratellini al test “yoga, chi ne sa di più?”. • 1 manuale con le posizioni più semplici illustrate step by step dalla maestra Renata, impreziosito da consigli e curiosità per grandi e piccoli. |

Vi siete divertiti? Seguite i consigli delle nostre esperte. Se continuate a fare yoga con costanza, a lungo andare diventerete sereni, felici e insomma, le sfide non vi faranno più paura, anzi, persino quelle alla fine vi faranno divertire ma soprattutto riuscirete ad affrontarle con serenità.

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