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Chi sono i cugini “di secondo grado”?

Durante le grandi rimpatriate famigliari, spesso si scoprono parenti che neanche sapevamo di avere: «ma come, non ti ricordi di Marco? È il figlio del cugino della zia Lucia. Da piccoli eravate inseparabili…». Che confusione! Inevitabili, in queste occasioni, poi sono i riassunti dei diversi gradi di parentela: il cugino di secondo grado, il prozio, il bisnonno, il cugino di terzo grado… Ma come si fa a fare un po’ di ordine? E CHI SONO QUESTI BENEDETTI CUGINI DI SECONDO GRADO?

I gradi di parentela

Per capire bene come si strutturano le parentele, spesso si ricorre al concetto metaforico di “albero genealogico” dove, proprio come avviene negli alberi veri, da un ceppo comune (i nostri avi), si diramano i vari rami che, intrecciandosi, generano i diversi elementi del parentado.

Ora, i vari passaggi che servono a risalire ad un parente comune si chiamano gradi di parentela.

Questi, nel linguaggio comune, non si utilizzano per parentele dirette come quelle tra genitore e figlio (non si parla mai di figlio di secondo grado), ma solo per parentele indirette (o collaterali), come zii e cugini.

Il figlio del fratello di mio padre, ad esempio, è mio cugino di primo grado, poiché è il diretto discendente di mio zio. Ma se mio cugino a sua volta genera un figlio? Tale figlio sarà mio cugino di secondo grado e così via.

Attenzione però!

Questo modo di calcolare i gradi di parentela è quello più comune, ma non è quello utilizzato dalla legge italiana!

I gradi di parentela secondo la legge

Secondo la legislazione italiana infatti, per stabilire il grado di parentela tra due persone, infatti, occorre partire da un elemento risalire l’albero genealogico sulla linea di discendenza (ossia il rapporto genitore-figlio) fino a incontrare un antenato comune a entrambi i due soggetti interessati, e poi scendere di nuovo fino a incontrare il secondo elemento. Il grado di parentela è dato quindi dal numero di passaggi richiesto dal percorso.

Sembra complicato, ma bisogna immaginarsi di seguire a ritroso un tragitto. Poniamo l’esempio di due cugini figli di fratelli.

Per arrivare dal CUGINO A al CUGINO B devo effettuare quattro passaggi:

  • CUGINO A – GENITORE A – NONNO A/B – GENITORE B – CUGINO B.

I figli di fratelli quindi, cioè quelli che nel linguaggio come sono detti “primi cugini”, sono in realtà sono parenti di quarto grado!

Vi sembra strano? Pensate che, seguendo lo stesso criterio, due fratelli sono parenti di secondo grado perché sull’albero genealogico bisogna passare dal genitore, prima di arrivare al fratello (due passaggi).

Per quanto possa sembrare complicato, questo è il criterio da adottare per tutte le questioni legali che richiedano un documento ufficiale!

This post was last modified on 29 settembre 2022 14:14

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Published by
Niccolò De Rosa

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