La prima edizione del Festival di Sanremo si tenne nel 1951 ma l'idea di una gara canora era nell'aria da molti anni.
La città di Sanremo era uscita distrutta e rovinata dalla Seconda Guerra Mondiale: i cittadini avevano voglia di rinascita e leggerezza. Il teatro comunale era stato bombardato e nel 1945 il Casinò cittadino, il centro culturale dell'epoca, incarica un ragioniere Amilcare Rambaldi, di farsi venire in mente qualche idea per attirare di nuovo i turisti a Sanremo, la città dei fiori.
Fu il primo "inventore" di Sanremo: ricordandosi di un Festival di canzoni partenopee tenutosi in città una decina di anni prima, presentò l'idea di una gara tra canzoni italiane, oltre al progetto di una sfilata di moda e una competizione mondiale di bridge, un gioco di carte molto in voga all'epoca.
Peccato però che la gara canora fu scartata per due volte, fino al 1951 quando l'allora direttore delle pubbliche relazioni del casinò di Sanremo, Angelo Nicola Amato e il giornalista Angelo Nizza decisero di mettere in scena per la prima volta il festival di Sanremo.
Eh si, abbiamo scritto mettere in scena perché in quell'anno la televisione in Italia non era ancora "nata": quindi per tre anni il festival di Sanremo fu uno spettacolo dal vivo, tenuto sul palco del Casinò e tramesso via radio in diretta. In questi anni a presentarlo fu quindi un presentatore radiofonico, Nunzio Filogamo; le canzoni in gara erano solo tre e i giudici solo sei.
Nel 1954, il primo anno di trasmissioni della Rai in televisione, Saremo andò in onda, ma non in diretta. Da allora ogni anno il festival della canzone italiana viene seguito da milioni di persone.
Per arrivare al successo di adesso, però, Sanremo ha passato diverse fasi e "prima volte": eccone alcune.