"Oggi... sciopero"! Avete protestato per far capire ai grandi che è ora di pensare sul serio al cambiamento climatico. Avete partecipato ai Fridays for Future manifestando per le strade insieme agli altri e saltando la scuola. Ma sapete davvero che cos'è uno sciopero e chi l'ha inventato?
Si tratta di una forma di protesta collettiva che consiste nell'astenersi dal lavoro (o dall'andare scuola) per dimostrare un forte dissenso nei confronti di qualcosa (es: paghe troppo basse, orari di lavoro massacranti, mancato rispetto di un diritto ecc...).
Tale modalità d'espressione delle messe nacque dopo la Rivoluzione Industriale, quando una grossa fretta della popolazione abbandonava i campi per andare a lavorare nelle fabbriche di città. Questi operai però erano sfruttati e sottopagati e quindi dopo qualche tempo decisero di unirsi in gruppi organizzati (i sindacati) per ottenere maggiori diritti attraverso proteste, manifestazioni e, appunto, scioperi.
In Italia lo sciopero è un diritto. Lo sancisce l'articolo 40 della Costituzione, che dice: "il diritto di sciopero si esercita nell'ambito delle leggi che lo regolano”.Prima dell'introduzione della Costituzione, però, cioè prima del 1948, lo sciopero era considerato un reato o quantomeno una forma d'espressione nociva e da arginare senza farsi troppi problemi. I regimi del passato, dalla monarchia sabauda fino alla dittatura fascista, infatti non permettevano alla popolazione civile di assembrarsi per manifestare qualsiasi forma di dissenso e quando ciò accadeva, i governi usavano la forza per reprimere e disperdere le folle scese in piazza.
Tuttavia, oggi ci sono ancora alcune categorie di lavoratori che non possono scioperare: sono le forze di polizia e le forze armate. Se infatti questi lavoratori si astengono dal lavoro, mettono in pericolo la sicurezza nazionale.
Ci sono diversi metodi di scioperare. Per esempio lo sciopero a singhiozzo consiste in brevi pause alternate a brevi riprese; c'è anche lo sciopero a scacchiera, dove gruppi di lavoratori si alternano nell'astensione dai propri compiti.
Lo sciopero bianco invece consiste nell'andare in ufficio o in fabbrica e rimanere a braccia conserte senza fare niente.
Poi c'è lo sciopero a gatto selvaggio, dove si organizzano azioni improvvisate, come manifestazioni, cortei o flash mob.
Mentre gli insegnanti possono scioperare, lo Statuto degli studenti non prevede il diritto allo sciopero, perché non lavorano e non percepiscono uno stipendio.
Non si può, quindi, entrare nell'edificio scolastico e rifiutarsi di partecipare alle lezione: andreste incontro a provvedimenti disciplinari. Se partecipate a manifestazioni non organizzate dalla scuola stessa, avete bisogno della giustificazione di un vostro genitore per l'assenza.