Come mai l'8 gennaio di ogni anno torna in auge lo strano hashtag #Ascanioday? Perché quella data compare in "Esce ma non mi rosica", la nella madre delle canzoni "travisate", ossia quei brani di lingua straniera cui vengono aggiunti sottotitoli in italiano che, incredibilmente, sembrano cantati per davvero. Ecco la storia dell'Ascanio Day!
STORIA DI ASCANIO E "ESCE MA NON ROSICA"
La "hit" che generò la leggenda era Pariya, scritta di tale Shahram Shabpareh, un artista famoso in Iran. Ovviamente l'intera traccia - con tanto di videoclip improbabile - era cantata interamente in iraniano, ma l'utente YouTube celestinocamicia, autore della "rivisitazione", aggiunse una pazza sequenza di frasi in italiano che suonavano simili alle incomprensibili strofe originali.
Naturalmente le nuove parole non avevano alcun senso e la canzone"travisata" finale, intitolata "Esce ma non rosica", si presentava come un mix mai visto di assurdità e trash. Inutile dirlo, divenne subito un fenomeno virale capace di far sganasciare migliaia di utenti e di guadagnarsi perfino un giorno commemorativo.
La canzone infatti si apre con "l'indimenticabile perla di poesia" «Hey lascia entrare Ascanio, dall'8 di gennaio, perciò limarla è tosta, esce ma non mi rosica» e gli internauti hanno subito colto la palla al balzo per trasformare questo giorno nell'Ascanio Day!