Il Super Bowl è la finale che assegna il titolo della NFL (National Football League), la lega professionistica di football americano, uno sport derivato dal rugby ma che si distingue per alcune differenze sostanziali nelle regole principali e nell'equipaggiamento dei giocatori.
Benché nell'Italia "calciofila" non venga molto considerato, il Super Bowl è uno eventi sportivi più seguiti negli Stati Uniti e nel mondo, con milioni di telespettatori che ogni anno rimangono incollati davanti agli schermi non solo per assistere alla partita, ma anche (o forse, soprattutto) allo spettacolo dell'intervallo cui partecipano sempre star ed artisti internazionali.
LA PARTITA
Essendo uno sport prettamente americano (anche se ora viene giocato in molti Paesi), gli statunitensi considerano la finale del Super Bowl come la partita annuale che assegna il titolo di campioni del mondo di questa disciplina.
A disputare questo match - organizzato solitamente o l'ultima domenica di gennaio, o la prima di febbraio - sono le vincitrice della National Football Conference e la vincitrice dell'American Football Conference, le due conference che compongono la NFL. Ciascuna conference (o lega) è formata da 16 squadre, suddivise in 4 division, che noi chiameremmo "gironi". Al termine di ogni stagione, le quattro squadre in testa alla propria divison e le due migliori seconde si sfidano in un playoff, delle specie di spareggi: chi vince i playoff si guadagna l'accesso al Super Bowl.
IL NOME
Bowl in inglese vuol dire "ciotola", quindi una maldestra traduzione letterale dell'evento sarebbe "Super-ciotola". Ma come mai è stato scelto questo nome?
L'incontro prese la definizione del Super Bowl nel 1970, quando le due leghe di football americano allora esistenti si fusero nell'odierna NFL. A chiamarlo così per primo però fu Lamar Hunt, fondatore della squadra dei Kansas City Chiefs che, durante la preparazione della prima finale di football americano (che ufficialmente si chiamava FL-NFL World Championship Game), la chiamò scherzosamente "Super Bowl".
Ma perché usò quel nomignolo? La spiegazione più plausibile la diede lo stesso Hunt, che disse di essersi inconsapevolmente ispirato ad uno dei giocattoli del figlio, il cui nome aveva un suono molto simile: Super Ball!
IL TROFEO
L'ambito trofeo è una palla ovale d'argento in posizione di kick-off issata su un piedistallo, anch'esso in argento. Il suo nome è Vincent Lombardi Trophy ed è dedicato al mitico allenatore Vincent Lombardi - di origini chiaramente italiane - che vinse i primi due Super Bowl e che morì improvvisamente nel 1970). A realizzare il trofeo è la famosa azienda d'alta gioielleria Tiffany.
Inoltre è consuetudine che ogni squadra vincitrice abbia diritto ad un anello celebrativo da distribuire ad ogni giocatore e membro dello staff.
LO SHOW DELL'INTERVALLO
Oltre al prestigio sportivo, il Super Bowl è un evento d'interesse mondiale grazie allo show che ogni anno viene realizzato sul campo da gioco durante l'intervallo della gara e che tiene incollate davanti al TV centinaia di milioni di spettatori.
Nel corso degli anni, infatti, le più grandi star del panorama internazionale (da Micheal Jackson a Madonna, da Bruce Springsteen a Diana Ross, da Beyonce a Lady Gaga) si sono esibite in questo Half-Time Show con perfomance memorabili, supportati da giochi di luci, coreografie e folle di figuranti, artisti e ballerini per i quali non si è certo badato a spese. Insomma, un evento nell'evento!
IL BUSINESS
Il Super Bowl dunque non è solamente una partita di football, ma un evento a 360° attorno al quale si è sviluppato un giro di soldi mostruoso. Dopotutto, ogni anno, più di 100 milioni di spettatori si sintonizzano sul match e questo fa schizzare alle stelle non solo i prezzi dei biglietti per lo stadio, ma anche quelli delle pubblicità: Forbes ha calcolato che solo le pubblicità trasmesse durante il Super Bowl costano circa 480 milioni di dollari. Basti pensare che un mini-spot di poche decine di secondi che può arrivare a costare anche 5 milioni di dollari, quasi 150 mila dollari al secondo.
Ma non finisce qui. Durante la partita gli americano adorano accompagnare la visione del match con snack (principalmente ali di pollo) e bibite, tanto che nel giorno del Super Bowl si registra il più alto consumo di cibo del Paese dopo quello del giorno del Ringraziamento.
Probabilmente il 2021 vedrà un ridimensionamento di tali cifre a causa della pandemia di COVID-19, ma gli organizzatori comunque in un successo che porterà un po' di spensieratezza in un momento così complicato.
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