Nonostante non governi direttamente il Libano, Hezbollah svolge un ruolo chiave sia in parlamento sia nel governo, gestendo anche alcuni servizi pubblici. Controlla una forza armata separata dalle forze armate ufficiali libanesi, ma considerata più potente. Fondato durante la guerra civile libanese (1975-1990), Hezbollah riceve supporto dall'Iran e si distingue per la sua opposizione a Israele e alla presenza occidentale in Medio Oriente. Il gruppo gode di un costante appoggio finanziario e militare da parte dell'Iran ed è un alleato di primo piano del presidente siriano Bashar al-Assad.
Gli Stati Uniti e molti altri paesi occidentali considerano Hezbollah un'organizzazione terroristica. Il gruppo ha stretto alleanze militari con regimi dittatoriali anti-Israele e il suo braccio armato ha compiuto attacchi mortali contro forze israeliane e statunitensi in Libano. Dopo il ritiro delle truppe israeliane dal Libano nel 2000, Hezbollah ha rivendicato il merito di averle respinte e continua a contrastare la presenza di Israele nelle aree di confine contese.
Hezbollah è emerso durante la guerra civile libanese, scoppiata nel 1975, in un contesto di forte malcontento popolare legato alla massiccia presenza armata palestinese. Diverse comunità religiose in Libano avevano posizioni contrastanti sulla presenza palestinese nel Paese.
In base all’accordo del 1943, il potere politico in Libano era suddiviso tra i principali gruppi religiosi: il primo ministro era un musulmano sunnita, il presidente un cristiano maronita e il presidente del parlamento un musulmano sciita. Tuttavia, l’arrivo dei rifugiati palestinesi fece crescere la popolazione sunnita, mentre la comunità sciita si sentiva sempre più emarginata dalla minoranza cristiana al potere. Queste tensioni contribuirono allo scoppio della guerra civile.
Nel frattempo, le forze israeliane invasero il Libano meridionale nel 1978 e nuovamente nel 1982, per eliminare i guerriglieri palestinesi che usavano la regione come base per attaccare Israele. In risposta, un gruppo di sciiti, ispirato dalla rivoluzione iraniana del 1979, prese le armi contro l’occupazione israeliana. L’Iran, cercando di espandere la propria influenza nella regione, iniziò a fornire finanziamenti e addestramento tramite il Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche (IRGC) a questo gruppo emergente, che prese il nome di Hezbollah, "Il Partito di Dio". Così, Hezbollah divenne un’importante risorsa per l’Iran, colmando le divisioni tra sciiti arabi e persiani, mentre Teheran consolidava la sua presenza nel Medio Oriente.
Nel suo manifesto del 1985, Hezbollah si è autodefinito come un movimento di resistenza sciita, impegnandosi a espellere le potenze occidentali dal Libano, a distruggere Israele e a giurare fedeltà al leader supremo dell’Iran. Sebbene sostenga un regime islamico ispirato all’Iran, il gruppo afferma che il popolo libanese dovrebbe avere la libertà di autodeterminazione, ovvero il diritto di scegliere liberamente il proprio sistema di governo.
Hezbollah possiede migliaia di combattenti e un vasto arsenale di missili nel sud del Libano, posizionandosi tra le forze militari non statali più potenti al mondo. Il gruppo sostiene di avere circa 100.000 combattenti, anche se stime indipendenti indicano un numero compreso tra 20.000 e 50.000. Molti di loro sono ben addestrati e hanno acquisito esperienza in combattimento durante la guerra civile siriana.
Secondo il Center for Strategic and International Studies, Hezbollah detiene tra 120.000 e 200.000 razzi e missili. La maggior parte del suo arsenale è costituita da razzi d’artiglieria non guidati, ma il gruppo dispone anche di missili antiaerei, antinave e missili guidati in grado di colpire obiettivi all'interno di Israele. Le sue armi sono significativamente più sofisticate rispetto a quelle di Hamas a Gaza.
Fonte: Council on foreign relations