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Caronte, perché il caldo torrido si chiama così?

Caronte, arriva Caronte… Ormai è sulla bocca di tutti. Al tg abbiamo sentito dire che “l’anticiclone Caronte dall’Algeria invaderà il nostro Paese per almeno 10 giorni (a partire dal 21 giugno) con temperature fino a 43/44°C all’ombra”. Quindi farà caldo, anzi caldissimo.

Ma… come mai l’anticiclone africano porta questo nome?

Come si scelgono i nomi delle variazioni atmosferiche?

I criteri nella scelta dei nomi da dare alle variazioni atmosferiche non sono gli stessi fra l’Europa e gli Stati Uniti. Negli Usa dare un nome ai fenomeni atmosferici è un’abitudine. Questa pratica è iniziata durante la Seconda Guerra Mondiale, quando i meteorologi dell’esercito che operavano nel Pacifico, iniziarono a classificare le tempeste tropicali, assegnando loro dei nomi. E che nomi!

Nomi maschili e nomi femminili

Fino a quel momento i diversi fenomeni atmosferici venivano identificati indicando le coordinate geografiche del luogo d’origine.

Ma a partire dal 1953 il National Hurricane Center, iniziò ad assegnare i nomi che erano quasi sempre femminili. In Europa invece la tradizione è nata all’istituto di meteorologia dell’università di Berlino negli anni Cinquanta dall’idea di una studentessa, poi metereologa, Karla Wege.

Quindi dal 1954 in poi, il nome viene scelto da una lista composta da dieci nomi in ordine alfabetico:  alle basse pressioni i nomi femminili, a quelle alte i nomi maschili. Questo, ovviamente, creò diverse polemiche soprattutto con le attiviste femministe che videro nella scelta una sorta di discriminazione di genere:  alle basse pressioni (turbolenze, piogge…) erano legati i nomi femminili, mentre alle altre (sole e bel tempo) quelli maschili.

Così, dalla fine degli anni Novanta, è stato stabilito che la scelta del nome cadrà un anno sul femminile e uno sul maschile a prescindere che la pressione sia alta o bassa.

E… in Italia come funziona?

In Italia non c’è un istituto ufficiale, a scegliere è IlMeteo.

it, un sito fondato nel 2001 da Antonio Sanò. Dal 2012 infatti il portale assegna nomi propri a temporali, nevicate e ondate di caldo. Come? Il nome viene proposto e deciso dagli stessi utenti tramite il forum del sito e la pagina Facebook. Le procedure di assegnazione, però, non sono riconosciute ufficialmente.

Chi è Caronte?

Caronte, nella mitologia greca, è figlio di Erebo e Nyx (Notte), e aveva il compito di traghettare sui fiumi Stige e Acheronte quelle anime dei defunti che avevano ricevuto i riti di sepoltura. Voleva essere pagato con una moneta, un obolo, da mettere nella bocca del defunto.

Nell’arte è stato raffigurato per la prima volta in un vaso attico risalente al 500 a.C. circa, ed era rappresentato come un vecchio cupo e con gli occhi di brace. Virgilio lo ha menzionato nell’Eneide (Libro VI). Dante lo descrive nell’Inferno, III, 82-111, dove riporta l’episodio dell’Eneide accentuando i suoi tratti demoniaci. Invece, nella mitologia etrusca era conosciuto come Charun e appariva come un demone della morte, armato di martello.

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Stella Tortora

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