Da qualche giorno gli occhi degli esperti sono tutti sono puntati verso il cielo: la stazione spaziale Tiangong-1 potrebbe infatti cadere in Italia!
Rientro nell'atmosfera
Il modulo spaziale Tiangong-1 è un laboratorio orbitale lanciato dalla Cina nel 2011 e che sarebbe dovuto tornare sulla Terra con un "atterraggio" programmato nella tranquillità dell'Oceano Pacifico.
Nel 2016 però l'Agenzia Spaziale cinese perse ogni controllo su Tiangong-1 e ora, dopo un'inesorabile deriva, la stazione spaziale rientrerà definitivamente nell'atmosfera.
In generale si parla di "rientro" nell'atmosfera quando un corpo scende dalla quota di circa 120 km di distanza dal suolo terrestre. Ed è quello che farà Tiangong-1!
Quanto è grande il laboratorio?
Tiangong-1 è composto da due moduli cilindrici lunghi in totale circa dieci metri e mezzo. Al corpo centrale sono poi stati installati due grossi pannelli solari larghi circa 3 metri e lunghi 7.
Al momento del lancio l'intera stazione pesava più di 8500 kg, ma ora Tiangong-1 sarà sicuramente più leggera in quanto ha esaurito tutto il carburante che trasportava.
Cosa accadrà (forse) nei cieli italiani?
Se davvero Tiangong-1 dovesse cadere sopra le nostre teste, ci si dovrà preparare ad una possibile pioggia di detriti.
La stazione infatti non toccherà mai terra tutta intera, ma anzi si frantumerà in migliaia di piccoli frammenti e rottami.
Durante la caduta libera di svariati chilometri, l'attrito dell'aria diventerà sempre più forte, riscaldando a dismisura il modulo e riducendolo in pezzettini!
Quali rischi reali si corrono?
I rischi per cose e persone sono statisticamente molto bassi, ma non del tutto assenti. La caduta dei frammenti infatti interesserà una vastissima area e qualcuno (o qualcosa) potrebbe essere colpito da un detrito. Le probabilità che ciò accada però è di 1 su svariate migliaia di casi.
Un altro rischio, sempre nel caso che qualche rottame arrivi intero al suolo, è rappresentato dalle sostanze tossiche di cui potrebbe essere ricoperto.