Un film sul bullismo scolastico, rivolto a ragazzi, genitori e insegnanti: Il patto del silenzio - Playground è al cinema dal 2 marzo, . Il film racconta questo problema, universale e quotidiano, da un punto di vista più femminile. Il titolo si riferisce al giuramento che stringono un fratello e una sorella, che li unisce nel silenzio, cioè nella mancata denuncia contro i bulli della scuola (guarda sopra una clip in esclusiva del film).
Il problema del dilenzio
Perché i ragazzi
bullizzati non vogliono parlare? Non si fidano degli adulti? Hanno paura di peggiorare la loro situazione, di essere considerati deboli perché chiedono aiuto? E perché a stare zitti sono anche compagni e fratelli che sanno? Ma soprattutto, come fanno genitori, insegnanti e altri educatori a non accorgersi che c'è qualcosa che non va? Quando si crea questo "stacco" tra mondo dei
ragazzi e mondo degli adulti?
Sono alcune domande che vengono in mente a un adulto che guarda il film. Viene anche da pensare a tutte le volte che si urla: "stai zitto!", esasperati probabilmente dall'"energia" inesauribile del ragazzo o della ragazza a cui è rivolto l'ordine. Forse sono proprio i grandi a insegnare ai più giovani a stare zitti?
Parlare, sensibilizzare
I ragazzi però, oggi, sembrano aver capito che è fondamentale l'intervento degli adulti, fin da subito; e che amicizia non vuol dire mantenere un segreto o un giuramento di silenzio, in caso di gravi difficoltà come gli eventi di prevaricazione più gravi.
I più giovani guardano con interesse le vicende del film perché a tutti capita, nel percorso scolastico, di assistere o di essere vittime di bullismo e tutti stringono patti e giuramenti con i propri amici o fratelli.
Il silenzio, però, negli anni, è stato "rotto", proprio perché di questo problema si parla, nelle scuole, nei video, nei film.
Ed è bene continuare a parlarne, specialmente tramite storie di qualità, rivolte sia ai ragazzi che agli adulti, magari da guardare tutti insieme e discuterne in classe.
Trama
Nora, al suo primo anno di scuola, inizia a frequentare lo stesso istituto di suo fratello maggiore Abel. Quando assiste a un atto di bullismo nei confronti di Abel da parte di altri bambini, Nora, scioccata, cerca di proteggerlo avvertendo il padre e le insegnanti. Ma Abel la costringe a rimanere in silenzio. Intrappolata in un conflitto di lealtà, Nora dovrà cercare con difficoltà di trovare il suo posto nel nuovo ambiente, divisa tra il mondo dei bambini e quello degli adulti.
Empatia, prevenzione, educazione emotiva
"Ciò che rende interessante questo film è il silenzio visto dagli occhi dei bambini", commenta il dottor Stefano Rossi, esperto di bullismo. "Il silenzio degli adulti: adulti incapaci di trovare quelle parole di empatia che aiuterebbero bulli e vittime. Me lo avete sentito dire più volte: un ragazzino il cui cuore è pieno di sassi non può che gettarli, contro se stesso (accettando l'inaccettabile), o contro la prima vittima a portata di mano.
La prevenzione del bullismo si può fare solo con le parole dell'educazione emotiva. Trasformando in parole quei sassi che spesso appesantiscono, non solo il cuore dei bambini, ma forse e soprattutto anche il nostro.
Affinché non ci sia più bisogno di proteggersi col patto del silenzio".
Premi e riconoscimenti
Dopo una calorosa accoglienza in numerosi festival internazionali, altrettanti riconoscimenti e la recente candidatura agli Academy Awards 2023 in rappresentanza del Belgio, IL PATTO DEL SILENZIO – PLAYGROUND, della regista belga Laura Wandel è in arrivo nei cinema italiani a partire dal 2 marzo distribuito da WANTED CINEMA.