La Break dance o breaking come veniva chiamata dai pionieri del genere negli anni '70 a New York, è stata ammessa per la prima volta come disciplina sportiva alle Olimpiadi giovanili del 2018 a Buenos Aires. Ora, invece, il CIO (Comitato Olimpico Internazionale), ha annunciato che questa disciplina sarà inclusa nei giochi olimpici che si terranno a Parigi nel 2024.
UN POSTO ECCEZIONALE
Le gare di brake dance si terranno su un palco prestigiosissimo: Place de le Concorde, all'inizio degli Champs-Élysées.
AVVICINARE I GIOVANI
Portare questa disciplina ai Giochi è solo uno dei tanti cambiamenti apportati di recente alle Olimpiadi, il tutto nella speranza di attirare più giovani. Infatti, il presidente del CIO, Thomas Bach, dice che, per destare interesse nei giovani, bisogna trovare discipline che si avvicinino ai loro interessi. Per questo, ancora prima del 2024, il CIO ha incluso sport come lo skateboard, l'arrampicata sportiva e il surf durante le Olimpiadi di Tokyo del 2021.
C’è però da dire che il surf, per una città come Parigi, sarà una sfida “speciale” perché non c'è l'oceano. Ma senza perdersi d’animo, Parigi ha cercato di risolvere il problema e ha stretto una partnership con Tahiti, dove si terrà la parte riguardante il surf.
COS'È LA BREAK DANCE?
Prima di tutto una danza, ma diversa da tutte le altre perché non ci sono regole da seguire. È un’espressione artistica fatta di mosse come power moves e drop, che negli anni sono diventate sempre più spettacolari. Addirittura, è diventata uno stile di vita. Credete che questa danza sia nata recentemente? Niente affatto.
La Break Dance è nata alla fine degli anni ’60, nel Bronx, un quartiere di New York, a quei tempi un ghetto. A inventarsi questo ballo sono stati gli afroamericani e gli interpreti chiamati «B-Boys». Si racconta che le gang di allora si sono sfidate a mosse di ballo, anziché a bastonate. Era un modo "sportivo" di trovare una convivenza in una città difficile.