"Caro Tommaso, ho letto il tuo messaggio e voglio rassicurarti. Babbo Natale mi ha garantito che già possiede un'autocertificazione internazionale: può viaggiare dappertutto e distribuire regali a tutti i bambini del mondo. Senza nessuna limitazione. Mi ha poi confermato che usa sempre la mascherina e mantiene la giusta distanza per proteggere se stesso e tutte le persone che incontra".
Questa è la risposta che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha dato a Tommaso, un bambino di cinque anni che chiedeva di garantire "un'autocertificazione speciale" a Babbo Natale per consegnare i doni a tutti i bambini del mondo.
Infatti, quest’anno il rischio è stato quello di non vedere nemmeno un Babbo Natale in giro per le nostre città e nemmeno poterlo incontrare per fare il classico selfie sulle sue ginocchia. Ma fortunatamente il simpatico vecchietto, nonostante la pandemia, ha fatto il possibile per incontrare i bambini di tutto il mondo. E come vediamo nella gallery sopra, Babbo Natale si è presentato lo stesso, rispettando tutte le regole di sicurezza. E allora, ecco che lo vediamo sotto una campana di vetro, oppure in giro con la mascherina o addirittura dietro una lastra di plexiglass che aspetta i suoi fan per una foto ricordo.
Di situazioni buffe che lo hanno visto protagonista ce ne sono state tante. In America, per esempio, un’importante azienda che gestisce 130 centri commerciali, ha iniziato fin da aprile a pianificare gli appuntamenti con Babbo Natale in persona, cercando di “proteggerlo”, da eventuali contagi da coronavirus, attraverso accessori come slitte, panche o pacchi regalo in modo che i visitatori potessero rispettare il cosidetto distanziamento sociale. In Danimarca, nello zoo di Aalborg, Babbo Natale è stato messo all’interno di una palla di vetro, uguale a quelle che si comprano come souvenir, e da lì ha salutato e fatto foto con i bambini. Ma non è tutto, in altri centri commerciali, sono state offerte addirittura chiamate via Zoom, per dare alle persone la possibilità di chattare con lui da casa. Insomma, anche se stiamo vivendo questo periodo di pandemia l’importante è sognare ancora e non perdere le tradizioni.