Giovedì 29 luglio è il primo giorno di gare delle Paralimpiadi di Parigi 2024. Le Paralimpiadi sono una delle più importanti manifestazioni sportive a livello mondiale e riuniscono atleti con disabilità fisiche o intellettive dovute a diverse cause. Quest'anno saranno ben 4.400 e si sfideranno in 22 discipline diverse.
Il messaggio è in linea con quello delle Olimpiadi: promuovere la giusta e corretta competizione, ma anche offrire un'occasione di incontro tra nazioni e culture diverse attraverso lo sport. Le Paralimpiadi inoltre accendono i riflettori su un mondo che ancora oggi rimane troppo spesso in ombra, quello dello sport praticato da persone con disabilità, e sulla necessità di "promuovere opportunità professionali e sportive inclusive". Inclusive per tutti, anche per chi pensa di non avere un fisico adatto all'attività sportiva a prescindere dalle proprie abilità.
Ma come funzionano di preciso le Paralimpiadi? E come vengono suddivise le categorie?
In breve, le Paralimpiadi, proprio come le Olimpiadi, sono un evento sportivo basato sulla competizione tra atleti in diverse discipline che vanno dal calcio per non vedenti al basket in carrozzina, dal nuoto all'atletica leggera. La suddivisione nelle diverse categorie, però, è più complessa e deve tenere conto di molti fattori. Non solo la singola disciplina e il fatto di essere uomo o donna, ma anche la specifica disabilità in modo da garantire che le gare siano eque.
Per questo motivo, il nome delle disciplina è seguito da un numero che indica il tipo di impedimento. Ad esempio, nell'atletica leggera i codici che vanno dall'11 al 13 rappresentano un impedimento visivo, il 20 sta per un impedimento cognitivo, dal 31 al 38 è un impedimento nella coordinazione e T51-54 sono le gare in carrozzina.
Le Paralimpiadi di Parigi 2024 si terranno dal 28 agosto all'8 settembre 2024, per un totale di 12 giorni, di cui 11 di gare. Parteciperanno 4.400 atleti da 185 paesi diversi e a rappresentare l'Italia saranno in 141, 26 in più rispetto a Tokyo 2020. È la delegazione più numerosa di sempre e vanta ben 52 esordienti: la speranza è ripetere, se non superare, i successi della precedente edizione quando portammo a casa 69 medaglie.
La cerimonia d'apertura si è tenuta mercoledì 28 agosto, di nuovo all'aperto com'era accaduto per quella delle Olimpiadi. Gli atleti hanno sfilato lungo il celebre viale degli Champs-Élysées, da piazza Charles-de-Gaulle, dove si trova anche l'Arco di Trionfo, fino a Place de la Concorde. Proprio qui è stata accesa anche la torcia olimpica che brucerà per tutta la durata della competizione e tra gli atleti che l'hanno portata c'è stata anche l'italiana Bebe Vio, diventata l'unica atleta ad aver partecipato a entrambe le cerimonie d'apertura.
Le Paralimpiadi nascono nel 1948, a Stoke Mandeville, in Gran Bretagna, quando il neurochirurgo tedesco Ludwig Guttmann, proprio durante le Olimpiadi di Londra, inaugurò i primi giochi per persone disabili mielolese (ossia con lesioni al midollo spinale che causano paralisi). Quattordici uomini e due donne si confrontarono nella disciplina del tiro con l’arco.
La filosofia dietro questa iniziativa storica era quella del recupero psico-fisico e sociale di persone con disabilità permanente attraverso l'attività sportiva, senza bisogno di farmaci come la morfina, una sostanza molto usata nella medicina dell'epoca che era in grado di ridurre il dolore ma stordiva e rendeva dipendente chi ne faceva uso ricorrente.
Le prime Paralimpiadi moderne invece furono disputate per la prima volta nel 1960 in Italia, a Roma. Fu la prima volta nella storia che i giochi olimpici e paralimpici si svolsero nella stessa città.
L’8 settembre, nello stadio dell’Acquacetosa, 400 atleti in carrozzina, in rappresentanza di 23 paesi, sfilarono davanti a 5000 spettatori.
FONTI: Olympics.com; Comitato Paralimpico;