I talebani hanno ripreso il comando dell’Afghanistan. E’ la notizia che rimbalza su tutti i media da diversi giorni. Negli ultimi anni la parola “talebano” è praticamente entrata nel linguaggio comune per indicare chi ha un atteggiamento troppo rigido verso qualcosa, ma cosa significa in realtà? Chi sono i talebani? E cosa sta accadendo in Afghanistan?
Il termine talebano viene da talib che significa studente (delle scuole coraniche) in pashtu, la lingua parlata in Afghanistan e Pakistan.
In tv e su internet vediamo scorrere immagini di uomini armati. I talebani, infatti, sono dei guerriglieri, ma non sono nati oggi. Si tratta di gruppi armati che si sono formati alla fine degli anni Settanta per combattere le truppe sovietiche che avevano invaso il Paese. Allora erano stati aiutati (e armati) dagli Stati Uniti che volevano fermare l’espansione di Mosca in Medio Oriente. Solo che quando i russi si sono finalmente ritirati, il controllo del Paese è passato nelle loro mani ed è così che hanno fondato l’Emirato islamico dell’Afghanistan: un regime basato sulla sharia, la rigida applicazione del corano che prevede leggi oscurantiste soprattutto nei confronti delle donne (per esempio sono costrette a indossare il burqa).
Questo governo è stato poi rovesciato nel 2001 dagli Stati Uniti dopo gli attacchi dell’11 settembre organizzati da Al Qaeda, un gruppo terroristico guidato da Osama bin Laden e legato al regime talebano.
Da allora per vent’anni questo difficile territorio è rimasto presidiato da una coalizione internazionale (con una presenza militare anche dell’Italia) a guida statunitense. Lo scopo: tenere lontani i talebani e portare il Paese alla normalità.
Ma allora perché oggi si torna a parlare di talebani? Quest’anno il governo americano ha avviato il ritiro delle sue truppe, (considerate impegnate da troppo tempo su suolo straniero), ma la conseguenza immediata è stata il ritorno dei talebani.
Quindi non erano stati sconfitti? Decisamente no, erano solo scomparsi, nascosti tra le impervie montagne di uno dei territori più difficili da conquistare del pianeta. E a ostacolare il loro ritorno non c’era praticamente nessuno, infatti la presenza internazionale in questi anni non solo non è riuscita a formare un vero governo, ma nemmeno un esercito autonomo in grado di combattere questi estremisti. E così ora sono di nuovo al potere di Kabul.
E il mondo intero teme per il destino di tante donne e ragazze che probabilmente saranno costrette ad abbandonare le scuole o il lavoro e di tutti quei cittadini che in questi anni hanno collaborato con gli occidentali nella speranza di dar vita a un Afghanistan democratico e che ora potrebbero subire la vendetta dei talebani.