Ha rivoluzionato il mondo del fumetto, creando personaggi straordinari - ma molto simili a noi - e accendendo la fantasia di milioni e milioni di lettori. Oggi tutto il mondo ricorda Stan Lee, il "papà" dei supereroi Marvel che si è spento ieri all'età di 95 anni in una clinica di Los Angeles.
Sempre sorridente, sempre felice di poter svolgere il mestiere che amava, Stan Lee non è stato solo un fumettista, ma un visionario a tutto tondo che ha cambiato definitivamente il mondo dell'intrattenimento.
Il cinema americano con la sua epica, i suoi eroi sfaccettati e i suoi incredibili effetti visivi, deve molto all'operato di questo "fabbricatore di sogni"!
Nato a New York nel 1922 da una famiglia ebrea di origini romene, Stan Lee, all'anagrafe Stanley Martin Lieber, si avvicinò fin da subito all'arte del fumetto, diventando a soli 17 anni il più giovane sceneggiatore della Timely Comic, la casa editrice che vendeva migliaia e migliaia di copie con le storie di Capitan America, il primo grand eroe dei comics (cioè i fumetti, detti "all'americana").
Dopo anni ruggenti però l'avvento della DC (creatrice di Batman) e la forte campagna mediatica contro gli albi a fumetti - reputati "immorali" - costrinse la casa editrice in cui lavorava il giovane Stan Lee a dover cercare nuove strade da percorrere.
Stanco di scrivere storie trite e ritrite, Stan Lee cominciò a pensare ad un nuovo modo di intendere i supereroi e in questo senso fu fondamentale la grande collaborazione stretta con un altro "mostro sacro" dei fumetti, Jack Kirby (The King), con il quale ideò nel 1961 il primo super-gruppo della nuova generazione: i Fantastici 4!
Questi nuovi eroi avevano sì incredibili superpoteri, ma erano molto più umani dei loro predecessori. Soffrivano, amavano, s'infuriavano, litigavano tra loro: insomma erano eroi postivi"imperfetti".
Veri "supereroi con superproblemi" come recita il motto diventato iconico!
Il successo di questa nuova tipologia di protagonisti diede nuova linfa vitale all'azienda, che negli anni '60 divenne la Marvel che tutti conosciamo.
Collaborando con alcuni dei migliori professionisti del suo tempo (Steve Ditko, Larry Lieber, Don Heck, Bill Everett) Stan Lee cominciò dunque a plasmare un nuovo universo di fantasia - l'Universo Marvel appunto - popolato da tutti alcuni dei personaggi più amati da grandi e piccini.
Spider Man (il suo "figlio" prediletto (Hulk, Iron Man, Thor, Dottor Strange, Daredevil, Black Panther, gli X Men; tutti supereroi "problematici" che oltre agli agguerriti nemici dovevano combattere le proprie debolezze e vedersela con i guai comuni a tutti i loro fedelissimi lettori!
Stan Lee fu anche uno dei primi ad intuire il potenziale che dei nuovi media (cinema e TV) nella narrazione delle avventure dei supereroi. Come direttore editoriale e produttore pose le basi per il trionfale ingresso degli eroi Marvel nel panorama cinematografico internazionale.
Una volta abbandonata la conduzione della sua "creatura", Stan Lee continuò ad essere il volto della Marvel nell'immaginario collettivo, soprattutto grazie agli iconici camei che in quasi tutti i film e prodotti televisivi dei supereroi lo vedevano comparire nei più svariati ruoli.
Ora Stan Lee non comparirà più nelle avventure del mondo da lui stesso creato, ma la sua eredità continuerà a divertire e a far sognare ancora per molto, molto tempo.
Grazie Stan!