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FocusJunior.itScuolaStoria5 curiosità sull’Antico Egitto

5 curiosità sull’Antico Egitto

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Lo sapete che cosa sono i vasi canopi o perché venivano mummificati i morti? Quali erano i giochi da tavolo degli antichi Egizi? Scopritelo qui

Qual'è la piramide egizia più grande?

La Piramide di Cheope, conosciuta anche come Grande Piramide di Giza o Piramide di Khufu: è la più antica e la più grande delle tre piramidi principali della necropoli di Giza, sulla riva occidentale del Nilo, a circa 10 km dal Cairo, in Egitto. La piramide di Cheope in origine era alta con un'altezza originale di 146,6 m, ridotta ai 138,8 attuali a causa dei fenomeni atmosferici e i lati lunghi ben 230 metri. Fu costruita intorno al 2600 a.C. Le tre piamidi più importanti di Giza sono quelle dei faraoni Cheope, Chefren e Micerino.

Che cosa sono i vasi canopi?

Durante la mummificazione, un procedimento lungo e laborioso, gli Egizi estraevano dal corpo dei defunti le viscere, che però dovevano essere conservate. Fegato, intestino, stomaco e polmoni venivano avvolti in bende di stoffa e racchiusi in vasi, chiamati canopi. Questi vasi erano decorati con teste di quattro divinità che dovevano proteggerli. I vasi canopi erano poi messi nella tomba , accanto al sarcofago con la mummia.

Che cos'è il libro dei morti?

Dagli antichi Egizi era chiamato Libro del ritorno nel giorno. Si tratta di una raccolta di formule rituali che il defunto doveva recitare al cospetto del dio Osiride per continuare a vivere nell'aldilà. Inizialmente i geroglifici venivano tracciati sulle pareti della camera funeraria, poi si iniziò a riportarli sui sarcofagi e infine sui papiri, che venivano posti nelle tombe assieme al corredo funebre. È proprio grazie al ritrovamento di questi questi reperti che siamo venuti a conoscenza del culto dei morti per gli egizi.

Perché i morti venivano mummificati?

Secondo gli egizi chi lasciava questo mondo continuava a vivere nell'aldilà, nel regno dei morti. Per questo era  necessario che il corpo restasse integro il più a lungo possibile. Nacque così l'arte dell'imbalsamazione, ossia della conservazione dei cadaveri come mummie. Questa "lavoro" durava più di due mesi: il corpo veniva svuotato dalle viscere, riempito con erbe e lavato con vino di palma. Poi lo si cospargeva con unguenti e bitume (in arabo mumiyyah, da cui il nome mummia). Infine lo si avvolgeva in bende di lino e lo si poneva in una cassa di legno a forma umana: il sarcofago.

Che cos'era il gioco del serpente?

Un antico gioco egizio, che ricorda il gioco dell'oca. Era chiamato così per la disposizione a spirale delle caselle, che ricorda appunto un serpente attorcigliato, sui cui molto probabilmente bisognava muovere le pedine a forma di leone o leonessa. Altri giochi da tavolo erano la senet, una sorta di dama con scacchiera rettangolare divisa in tre file di dieci casella ciascuna; il gioco del cane o dello sciacallo, che consisteva  nell'opporre due giocatori, ciascuno dei quali provvisto di cinque bastoncini appuntiti di avorio, osso o bronzo decorati alle estremità con teste di sciacallo e cane. I bastoncini venivano disposti sopra un scultura a forma di animale con le zampe o di tavolo, sul quale erano praticati sessanta fori. Le regole del gioco non ci sono state tramandate ma secondo le ipotesi più accreditate, ogni giocatore muoveva i propri pezzi lungo uno dei due lati del percorso evidenziati da un bordo colorato o collegati fra di loro da linee, fino a quando uno dei due non arrivava ad un punteggio che gli permettesse di vincere.