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Musei all’aperto: tra scienza e natura

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Dal giardino botanico alpino più alto d'Europa alle cascate create dai Romani, ogni parco racconta una storia unica, tessendo insieme natura, scienza e cultura. Scopri con noi i musei all'aperto

Di musei speciali ne esistono tanti e, come saprai, molti sono all'interno di grandi edifici o palazzi storici, ma ce ne sono tanti altri all’aperto, tra le montagne e la natura.

In Italia siamo fortunati perché abbiamo tantissimi di questi luoghi magici. E sai qual è la cosa più bella? Che ci si può divertire un sacco mentre si scoprono tutte queste meraviglie. Tutto diventa una grande vera avventura! Potrai arricchire la conoscenza della biodiversità, della geologia e magari fare anche un picnic nel parco. E se ti piace disegnare o dipingere, porta con te carta e colori perché potresti trovare tanti spunti creativi! Beh, è ora di scoprirli!

Giardino Botanico Alpino Saussurea, Courmayeur (Aosta)

Questo giardino botanico che si trova nel cuore delle Alpi, si affaccia sul maestoso Monte Bianco offrendo una vista spettacolare delle montagne innevate. È il giardino botanico alpino più alto d'Europa (2175 metri s.l.m.) ed è un importante centro per lo studio e la conservazione della flora alpina. Potrai esplorare percorsi e ammirare un ecosistema unico in cui convivono piccole meraviglie botaniche che sarebbe impossibile incontrare in natura nello spazio di così pochi metri.

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Parco Grotta Cascata Varone, Tenno (Trento)

Situato nella regione del Trentino-Alto Adige, questo parco naturale è celebre per la sua cascata spettacolare alta quasi 100 ed è una vera e propria rarità geologica. Nel parco c'è anche un giardino botanico che racchiude angoli suggestivi come un piccolo giardino zen, una vasca con le carpe giapponesi, l’angolo delle orchidee, quello delle piante grasse… Un'occasione per imparare i nomi delle tante specie presenti... Potreste sfidarvi a cercare a indovinare i nomi delle varie piante.

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Le piramidi di terra a Segonzano (Trento)

Le straordinarie formazioni geologiche modellate dall'erosione sono torri alte anche fino a 40 metri. Possono essere considerate un perfetto capolavoro della natura formatosi circa 50mila anni fa, per opera erosiva dei ghiacciai e la conseguente disgregazione delle montagne. Le piramidi sono particolarmente affascinanti perché protette da grandi massi alla loro sommità, che ne impediscono la rapida erosione.

Orme dei dinosauri - Fondazoione Museo civico di Rovereto

Situata in un ambiente naturale che ricorda un paesaggio lunare alle pendici del Monte Zugna, la mostra "Orme dei Dinosauri" presso la Fondazione Museo Civico di Rovereto offre una delle più significative collezioni di impronte di dinosauri in Italia.

Le impronte, scavate nel calcare grigio che un tempo era fango, rappresentano i passi di giganteschi dinosauri vissuti milioni di anni fa. Questi fossili sono catalogati come il più grande giacimento di orme di dinosauro scoperto in Italia, con centinaia di tracce di varie dimensioni e forme ben conservate.

Il museo ha arricchito il percorso con pannelli informativi che aiutano i visitatori a riconoscere e classificare le orme, suddivise tra quelle di carnivori come i ceratosauri, grandi erbivori vulcanodontidi e più piccoli ornitischi. Anche se l'erosione naturale minaccia la loro conservazione, il museo ha preservato calchi di queste impronte, garantendo che le tracce dei dinosauri possano essere esplorate e studiate anche in futuro.

Questa mostra non solo permette di toccare con mano il passato remoto della Terra, ma offre anche una lezione sulla fragilità del nostro patrimonio naturale, rendendo la visita un'esperienza educativa di grande impatto per visitatori di tutte le età.

Giardino Botanico Carsiana, Sgonico (Trieste)

Situato a Sgonico, vicino Trieste, è una perla nascosta che merita una visita approfondita. Creato nel 1964, Carsiana si distingue per la sua dedizione nel replicare fedelmente la flora carsica, presentando un paesaggio unico di rara bellezza e grande interesse scientifico. Con oltre 600 specie di piante, il giardino offre un'immersione diretta nei vari ecosistemi del Carso, dal bosco alle praterie aride, mostrando l'adattamento straordinario delle piante a un ambiente così peculiare e talvolta ostile.

Orto Botanico di Bergamo Lorenzo Rota, Bergamo

Fondato nel 1972, questo giardino botanico è dedicato alla memoria di Lorenzo Rota, un noto botanico locale, e si impegna a conservare le specie vegetali minacciate di estinzione, soprattutto quelle specifiche della flora lombarda e delle Alpi Orobie. Attraverso i suoi sentieri ben curati, puoi scoprire collezioni botaniche che comprendono oltre 1.200 specie di piante, disposte in sezioni tematiche che illustrano la biodiversità delle aree montane e collinari. Particolarmente interessante è la sezione delle piante officinali, che non solo mostra le specie utilizzate nella medicina tradizionale, ma offre anche spunti sulla loro applicazione nella vita quotidiana e nella medicina moderna.

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Giardino di Ninfa, Cisterna di Latina, Lazio

Considerato uno dei giardini più belli al mondo, il Giardino di Ninfa è un esempio perfetto di come storia e natura possano coesistere armoniosamente. Sorto sulle rovine di un borgo medievale abbandonato, fu riscattato dalla famiglia Caetani nel XX secolo che decise di riportarlo allo splendore in modo del tutto originale.

Nel corso del tempo, Ninfa è diventata una magnifica oasi di oltre 1.300 specie di piante, alcune delle quali esotiche, che prosperano nel suo microclima particolare, favorito dall'acqua del fiume Ninfa. Le rovine del borgo sono ora il fondale di un teatro naturale dove piante rampicanti e fiori vivaci giocano i ruoli principali, con alberi maestosi che fanno da cornice e il suono dell’acqua che funge da colonna sonora.

Limitato negli orari di apertura per proteggere il suo delicato ecosistema, il Giardino di Ninfa è un luogo dove la storia incontra la natura in un abbraccio che cattura l'immaginazione, offrendo a chi lo visita un’esperienza da sogno, dove la bellezza del paesaggio sembra sospesa nel tempo.

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Riserva naturale regionale delle Salse di Nirano, Fiorano Modenese (Modena)

È un luogo affascinante e inusuale che sfida le consuete immagini di una riserva naturale. Questo sito geologico particolare è caratterizzato dalla presenza di "salse", ovvero piccole emissioni di gas metano e fango freddo, che emergono dalla terra creando coni e piccoli vulcani di fango. Questo fenomeno, noto come vulcanesimo freddo, è piuttosto raro e offre uno spettacolo geologico affascinante che attira curiosi e studiosi.

Estendendosi  per circa 200 ettari, la riserva è percorribile attraverso sentieri che offrono una vista ravvicinata su questi coni di fango e, lungo il cammino, pannelli informativi arricchiscono la visita con dettagli sulla geologia dell'area e sulla vita selvatica del luogo.

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Cascata delle Marmore, Terni

Creata dagli antichi Romani nel III secolo a.C., questa cascata artificiale fu originariamente progettata per drenare le paludi circostanti e proteggere la città di Rieti dalle inondazioni del fiume Velino.È  la più alta cascata artificiale d'Europa, ha un dislivello complessivo di 165 m suddiviso in tre salti.

Il suo impatto visivo è sorprendente: le acque del fiume Velino si precipitano giù con forza, creando un rumore assordante. Il suo flusso è controllato da una diga, e quindi gli orari di "spettacolo" sono programmati. La gestione dell'acqua non solo serve a produrre energia idroelettrica, ma permette anche di assicurarsi uno spettacolo incredibile.

Oltre alla sua bellezza, la cascata offre diversi percorsi di trekking che permettono di esplorarla da diverse angolazioni, offrendo punti di vista mozzafiato.

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Parco Nazionale della Majella (Abruzzo)

Situato nel cuore dell'Abruzzo è un rifugio di biodiversità e di bellezze della natura. Caratterizzato da aspre montagne, vaste foreste e una ricca varietà di fauna selvatica, il parco è un esempio della natura incontaminata.

La Majella, spesso chiamata "la madre montagna" dagli abitanti locali per la sua imponenza e la protezione che sembra offrire, domina il paesaggio con i suoi rilievi calcarei che attirano alpinisti ed escursionisti. Il parco non è solo un paradiso per gli amanti dell'outdoor, ma anche un centro di spiritualità, con eremi e monasteri che punteggiano i suoi sentieri, testimoniando l'eredità spirituale e culturale della regione.

Le vallate e le grotte del parco ospitano una flora diversificata e sono habitat di specie animali rare, come l'orso bruno marsicano, il lupo appenninico e l'aquila reale.

Parco Nazionale dell'Aspromonte (Calabria)

Situato all'estrema punta della Calabria, è un luogo di straordinaria diversità geografica e culturale. Famoso per i suoi paesaggi montuosi che si tuffano bruscamente nel Mar Ionio e il Mar Tirreno, l'Aspromonte è un mosaico di antiche foreste, torrenti impetuosi, e vasti altopiani.

Un aspetto particolarmente affascinante del parco è la sua ricca storia e mitologia. Secondo la leggenda, fu qui che Ulisse navigò nelle acque tormentate, e molte comunità locali conservano ancora oggi una cultura profondamente radicata, con tradizioni musicali e linguistiche uniche, come il greco-calabro.

La flora e la fauna sono altrettanto variegate, con specie endemiche che fanno del parco un luogo di interesse per biologi e naturalisti. L'Aspromonte è anche un rifugio per il lupo appenninico e per l'aquila reale, e le sue foreste secolari offrono un habitat essenziale per molte altre specie. Escursionismo, birdwatching e la scoperta delle antiche tradizioni greco-bizantine fanno dell'Aspromonte una destinazione che combina bellezza naturale con un'immersione culturale profonda.

Giardino della Kolymbetra (Agrigento)

Il giardino è nascosto tra le imponenti rovine della Valle dei Templi di Agrigento. Questo luogo storico, una volta il centro agricolo dell'antica Agrigento, è stato restaurato per rivivere la sua storia millenaria.

Camminando tra i sentieri ti troverai immerso tra alberi di ulivo, agrumi e mandorli, circondato dal suono dell'acqua che scorre, testimone di antichi sistemi idrici greci. Visitare la Kolymbetra è come fare un salto indietro nel tempo per toccare da vicino la vita quotidiana di una delle più floride città-stato dell'antichità.

 

Parco Nazionale dell'Asinara (Sardegna)

Situato all'estremità nord-ovest della Sardegna, l'Asinara è un'isola che racchiude storie di isolamento e bellezza naturale. Originariamente utilizzata come luogo di quarantena durante le epidemie e successivamente come prigione di massima sicurezza durante il Novecento, oggi l'Asinara è un parco nazionale protetto che offre un rifugio a un'eccezionale varietà di flora e fauna.

L'isola è particolarmente famosa per i suoi abitanti più caratteristici: i piccoli asini bianchi, da cui prende il nome, che vagano liberi nel paesaggio selvaggio. La fauna include anche mufloni, cinghiali e una ricca avifauna, mentre la flora è un misto di macchia mediterranea e specie endemiche che si sono adattate alla vita isolata dell'isola.

Con le sue acque cristalline e le spiagge deserte, l'Asinara è anche un paradiso per gli amanti del mare e dello snorkeling. I visitatori possono esplorare l'isola attraverso percorsi di trekking che offrono viste mozzafiato sul mare e sui resti storici, inclusi i vecchi edifici del carcere e le strutture della quarantena, testimoni silenziosi di un passato turbolento.