Nostro Figlio

FocusJunior.it

FocusJunior.itMuseiIl museo storico italiano della Guerra di Rovereto

Il museo storico italiano della Guerra di Rovereto

Stampa
Il museo storico italiano della Guerra di Rovereto

Focus Junior ti porta alla scoperta dei più interessanti musei italiani, come il museo storico italiano della Guerra di Rovereto, per spiegare la Grande Guerra ai bambini.

Siamo in Veneto. Focus Junior e il Mibact, il Ministero per i beni, le attività culturali e il turismo ti invitano a una grande avventura in uno dei più bei musei d'Italia, il museo storico italiano della Guerra di Rovereto. È un'occasione per i bambini di calarsi nell'epoca della Grande Guerra e saperne di più attraverso gli oggetti più particolari e curiosi che ti raccontiamo qui sotto. Raccontaci le tue impressioni! 

Memorie dalla grande guerra

La Grande Guerra, com’è definita la Prima guerra mondiale (1914-1918), vide in campo nuove infrastrutture (strade, treni, automezzi, aerei) e tecnologie (telefono, telegrafo, armi di lunga gittata): questo cambiò, dopo secoli, il modo di combattere. Inoltre gli eserciti si scontrarono anche in montagna, ad altitudini adatte ad aquile e stambecchi, non certo a giovani non equipaggiati coi nostri moderni tessuti termici e scarponi impermeabili.

Soprattutto per il nostro Paese, le linee di combattimento coincisero con le nevi perenni e i ghiacciai delle Alpi. Le perdite, quindi, non furono solo per le pallottole nemiche, ma anche a causa del gelo e delle slavine. Per ovviare un pochino alle terribili condizioni di vita quotidiana, una imponente struttura organizzativa cercava di provvedere ai bisogni dei soldati, in trincea e nei momenti di pausa nelle retrovie. 

A Rovereto sono custoditi oggetti di quell’epoca e le storie che ci raccontano. Per non dimenticare che su quei monti c’erano anche ragazzi di 17 anni.

Cerca questi oggetti significativi

 

Cucina da campo con gavette La cucina su ruote consentiva di portare i pasti caldi ai soldati al fronte, un sollievo per chi passava il tempo al gelo! I recipienti erano chiusi ermeticamente e montati su un focolare a legna o carbone. Il “rancio” (cioè il pasto) veniva distribuito nelle gavette di metallo: quella grande per il cibo, quella piccola per l’acqua; l’unica posata era il cucchiaio.

La kraizera Un altro nome della Prima guerra mondiale fuGuerra Bianca, dato che aveva come sfondo la neve. Immaginate in montagna, sui ghiacciai, come era difficile portare in salvo un soldato ferito; certo una barella su viottoli che si inerpicano ripidi o a strapiombo non poteva essere d’aiuto. Venne usata allora la “kraizera”, strumento dei contadini: una sorta di zaino, nel quale il malato veniva fatto sedere con il petto appoggiato alla schiena di chi lo trasportava. Quella che vedi ha salvato molte vite.

Altare da campo Anche un momento di preghiera poteva dare sostegno ai soldati. Quello che vedete è un altare da campo: una cassetta in lamiera, facilmente trasportabile, rendeva disponibile ovunque tutto il necessario per celebrare la messa e distribuire i sacramenti anche nell’angolo più sperduto della montagna.

Burattini Erano utilizzati come svago per i soldati, non per i bambini. Questi 2 rappresentano gli imperatori nemici, Guglielmo II di Germania e Carlo I d’Austria-Ungheria.Insomma… anche nel riposo si doveva pensare al nemico.

 

 

Aereo Nieuport Questo aeroplano è un biplano, cioè ha 2 ali per lato, montate una sopra all’altra. È uno dei due esemplari al mondo di questo modello! Prodotto nel 1918, poteva volare al massimo a 140 km/h, con una autonomia di due ore e mezza.

Violino In trincea, per fortuna, non si combatteva soltanto. Per gran parte del tempo si… aspettava. Per ingannare l’attesa i soldati scrivevano a casa, o costruivano oggetti col materiale disponibile: rosari con proiettili e gioielli con parti di bombe a mano. Una delle creazioni più poetiche è il violino che vedi nella foto sotto!

 
Leggi anche