Focus Junior e il Mibact, il Ministero per i beni, le attività culturali e il turismo ti invitano a un'avventura nei musei di tutta Italia con percorsi speciali per bambini. A Matera, partecipa alla caccia ai tesori nascosti nel Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata! Come? Divertiti a cercare nel museo le opere che ti spieghiamo nell'articolo qui sotto. E dopo la visita scrivici le tue impressioni.
L’arte moderna non sempre è facile da capire perché, al contrario di quella antica, non è ancora stata sottoposta al "giudizio" del tempo, che permette di distinguere ciò che è davvero importante e "meritevole" di sopravvivere da quello che, invece, può essere dimenticato. L’arte contemporanea ha però un grande vantaggio: quello di essere stata creata da persone vicine a noi. Cioè possiamo sapere molto sull'artista (anche dalla sua stessa voce), sul perché ha realizzato un’opera e su cosa abbia voluto rappresentare, e così riusciamo a comprenderla più facilmente.
Quadri denuncia. Nel 1961, ad esempio, venne chiesto a Carlo Levi, scrittore e pittore torinese che visse qualche tempo al confino in Lucania (è l’autore di Cristo si è fermato a Eboli), di dipingere un’opera che rappresentasse la Basilicata in una mostra organizzata a Torino in occasione delle celebrazioni per il centenario dell’Unità d’Italia. Levi realizzò così una grande opera: non solo per le sue dimensioni (18 metri di lunghezza per 3 di altezza), ma anche perché è un potente atto di denuncia sulle condizioni di povertà della Lucania: le case-grotta, le mamme che allattano in strada e i contadini affaticati sono solo alcuni degli elementi principali. La potete vedere nella foto sopra e al Museo Nazionale di Arte Medievale e Moderna della Basilicata insieme a opere di altri artisti recenti che, come Levi, raccontano i disagi ma anche la ricchezza del Sud. In una parola: la sua anima.
Facce a confronto. Mario Cresci, artista e fotografo, con le sue inquadrature cerca di creare un legame tra arte e luoghi, tra le persone e il territorio dove abitano. Le sue opere fanno pensare quanto, a volte, questo legame sia davvero molto stretto!
Testa rubata. La testa di Madonna del XIII secolo ha una storia travagliata: è uno dei tanti frammenti di affresco rubati dalle chiese rupestri di Matera intorno al 1960, successivamente recuperati dall’Interpol nel 1965.
Matrimonio tra alberi. Guerricchio è un pittore di Matera che, nella sua terra, ha trovato ispirazione: dipinse i Sassi, la Murgia materana e i più importanti riti della tradizione lucana. Il dipinto (1973) che vedi nella foto sotto, rappresenta il Maggio di Accettura: rito in cui vengono tagliati 2 alberi e portati in processione, tra balli e canti, per propiziare i raccolti.
Gente comune. Gaspare Traversi è un pittore napoletano attento alle persone comuni, quelle che si incontrerebbero in osteria o nelle viuzze. Nell'opera della foto, del XVIII secolo, dipinge la bellezza di una giovane fanciulla, forse una contadina.
Pane timbrato. Il pane veniva preparato in casa e portato al forno per essere cotto: per riconoscerlo, ogni famiglia lo marchiava con un apposito timbro. Intagliato a mano da pastori e contadini, è molto rappresentativo della vita quotidiana dell’epoca.