Con la crisi da coronavirus (COVID-19), non potendo più andare a scuola, siamo corsi ai ripari e ci siamo forniti di tablet, computer e apparecchiature tecnologiche grazie ai quali è nata la didattica a distanza.
Cosa significa?
Da quando è uscito il DCPM (Decreto del presidente del consiglio) sulla scuola noi studenti siamo chiusi in casa e i professori si sono ingegnati e hanno cominciato a lavorare in modalità “smart working” attraverso piattaforme come Google Meet e Skype.
Pro e i contro del nuovo modo di andare a scuola
Per molti non conta, ma secondo me stare a casa trasmette sicurezza e hai a portata di mano tutto quello di cui puoi avere bisogno, (libri, appunti, quaderni ecc...) senza dover inventare la classica scusa dei compiti rimasti sulla scrivania a casa.
Altro pro delle lezioni a casa è il non doversi necessariamente sistemare con trucco, outfit alla moda, capelli con la piega, ecc... Per non dover spendere tempo a prepararsi infatti c’è l’opzione fotocamera disattivata.
Ebbene sì, essendo collegati in milioni di alunni, la connessione può andare e venire, magari non facendoci sentire la spiegazione o impedendo di parlare col microfono attivo.
Anche per quanto riguarda i compiti ci possono essere difficoltà tecniche. Infatti molti professori ci consegnano i compiti da eseguire, ma su alcuni programmi come Google Classroom, il procedimento per consegnare i “lavori del corso” è un po’ complesso oppure non si riescono ad inviare i compiti.
Cari focusini, concludo dicendo che nonostante le difficoltà che incontriamo le lezioni online sono di grande aiuto per andare avanti col programma scolastico.
Agnese