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Junior reporter, le avventure del Grande Zeus, crudele professore con i baffi

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Junior reporter, le avventure del Grande Zeus, crudele professore con i baffi
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La focusina Bianca ci racconta di una scuola media dove non comanda il preside ma un professore severissimo detto il Grande Zeus

Alla scuola media Boccioni non comanda il preside, ma il professor Borcaccini. Il dirigente è solo una figura di facciata, un mero esecutore delle volontà del vero boss, Sigismondo Borcaccini, detto il Grande Zeus.
E’ uno uomo sulla cinquantina, alto e secco, con un paio di baffoni color arancio, così dritti da sembrare di marmo di Carrara.
Come facesse a procurarsi baffi del genere restò un mistero fino a quando uno studente raccontò di aver visto, passando davanti alla casa del Grande Zeus, il professore pettinarsi i baffi; lo studente giurava che Borcaccini si fosse attaccato la corrente ai baffi e che essi si fossero alzati di venti centimetri.

Ma è questo a incutere quel timore che permette al Grande Zeus di tenere in scacco un’intera scuola?
No, sono le sue mani, grandi come racchette da tennis, a spaventare dal preside all’ultimo studente.
Egli ha così tanta potenza in quelle sue mani ciclopiche che, se il loro proprietario è adeguatamente provocato, sono in grado di spaccare banchi come fossero cracker.

Il Grande Zeus si presenta alle 8:00 nella classe della prima ora, dove l’assistente lo sta aspettando. Eh sì, perché lui insegna non una, non due, non tre ma tutte le materie e gli altri professori servono solo per servirlo.

Il Grande Zeus è terribilmente esigente, basti pensare che se c’è italiano bisogna studiare l’intera Divina Commedia,

per matematica fa calcolare la massa di Giove a partire dallo spessore di una buccia di arancia

e in inglese si deve sostenere un dibattito di fisica quantistica con un professore madrelingua.
Ma la materia in cui tutti i suoi studenti riescono peggio è religione. Ad ogni interrogazione il Grande Zeus fa una e una sola domanda: “Per favore, dimostri l’esistenza di Dio.”
Ora capite perché quasi nessuno al Boccioni ha la media più alta del tre?
La ricreazione dura solo due minuti e si può magiare solo pizza all’ananas, cibo preferito del Grande Zeus, che invece ha almeno venti minuti di pausa.

Ci fu un episodio in cui il Grande Zeus diede del suo meglio e fu scatenato da uno studente di nome Tribuzi che ebbe la malcapitata idea di tentare di rifilare al professore il tema di un suo compagno, dato che lui era stato tre ore a mordicchiare la penna…
Il piano, però, fallì a causa dell’abissale differenza tra lo stile di scrittura di Tribuzi, che era semi analfabeta, e quello dell’altro compagno che, essendo il migliore della classe, riusciva a prendere addirittura cinque.
Tribuzi venne trascinato davanti all’organo di giustizia del Boccioni, chiamato “la Grande Inquisizione”, un tribunale supremo dove Borcaccini è giudice, avvocato accusatore e presidente della giuria popolare.

Lo studente venne incatenato ad una monumentale statua del Grande Zeus, frustato con il gatto a nove code come pena preventiva, interrogato per quattro ore ed infine espulso (con suo grandissimo sollievo a dirla tutta) dal Boccioni. Tuttavia, grazie alla sua influenza anche sui tribunali statali, Borcaccini riuscì a far condannare il ragazzo all’ergastolo per frode ai danni dello Stato. Tribuzi sta attualmente scontando la pena nel carcere di massima sicurezza di Alcatraz, riaperto apposta per lui.

Mi chiedete come faceva Neptune a sapere tutte queste cose? Gli sono state raccontate da qualcuno davvero molto ben informato sull’argomento, durante un viaggio in California. Chi? Mi sorprendete, avete di certo sentito parlare di lui alla tv. Ancora niente? Ok, ve lo dico: si chiama Alberto Tribuzi.

Bianca