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Junior reporter, intervista immaginaria al dio egizio Anubi su come mummificare un corpo

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Junior reporter, intervista immaginaria al dio egizio Anubi su come mummificare un corpo
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La focusina Micaela, in occasione delle giornate europee dell’archeologia, intervista il dio dalla testa di sciacallo sul complesso procedimento per imbalsamare un cadavere e ci spiega come mummificare in casa una mela con lo stesso principio

Dal 19 al 21 giugno 2020 si festeggiano le giornate europee dell’archeologia.
Una delle scoperte archeologiche più importanti di tutti i tempo è stata il ritrovamento, nel 1922, da parte dell’archeologo Howard Carter, della tomba perduta di Tutankhamon che era praticamente intatta.
Al suo interno c’era ancora la mummia del faraone, circondata da un ricco e luccicante corredo di oggetti funerari: carri, letti, bauli, scatole, curiosi oggetti rituali e tesori preziosi.
Carter catalogò e conservò con attenzione tutti gli oggetti che vennero trovati ma riservò poca attenzione alla mummia del re. Come molti egittologi della sua epoca, infatti, riteneva la mummia irrilevante dal punto di vista archeologico e permise che venisse sbendata e sottoposta ad autopsia poco dopo che era stata estratta dal suo sarcofago d’oro. Oggi invece la mummia rappresenta uno degli elementi che più rappresentano la civiltà dell’Antico Egitto.

Tutti noi sappiamo cos’è una mummia: l’abbiamo ammirata in un museo, ne abbiamo visto un’immagine o letto la descrizione, almeno una volta, in un libro di storia, su questa rivista o in un racconto, fumetto, film o cartone animato di avventura o di paura.
Oggi conosceremo un po' più approfonditamente il lungo e complesso processo di mummificazione praticato nell’Antico Egitto intervistando addirittura una divinità.

Anubi

Nella mitologia egiziana Anubi, rappresentato come un uomo con la testa di sciacallo, inventò la mummificazione per evitare il disfacimento del corpo di suo padre, Osiride, ucciso da Seth.
Diventò, perciò, il dio della mummificazione e dei cimiteri, protettore del mondo dei morti ed il patrono degli imbalsamatori. Per questo motivo è il più indicato per approfondire questo argomento.
Anubi ci darà anche le istruzioni per trasformarci in piccoli sacerdoti egizi facendoci mummificare una mela con materiali presenti in casa e con un procedimento molto semplice.

Cosa è una mummia?
Quando si parla di mummia egiziana si pensa immediatamente ad un cadavere avvolto in bende di lino. Queste bende, in realtà, sono solo una copertura per un corpo mummificato cioè sottoposto ad un lungo processo per conservarsi intatto. Un corpo normalmente marcisce perché muffe e batteri lo decompongono ma questi microorganismi non possono sopravvivere senza acqua; la mummificazione è quel procedimento che serve a disidratare i tessuti bloccandone la decomposizione batterica e preservandolo, nel tempo, in una forma simile all’aspetto originario. Un corpo mummificato ha un colore brunastro, con la pelle di consistenza simile al cuoio o alla pergamena aderente alle ossa.

Chi praticava il processo di mummificazione nell’Antico Egitto?
La mummificazione era affidata a sacerdoti specializzati in questo processo. Il capo di questi sacerdoti, indossava una maschera con testa di sciacallo perché in quel momento svolgeva il mio ruolo, il ruolo del dio Anubi. Durante l’intero processo il capo dei sacerdoti invocava, così, la mia presenza, e pronunciava le preghiere e i riti magici scritti nel Libro dei Morti.

Dove veniva praticata la mummificazione?
In laboratori appositamente attrezzati in prossimità del Nilo o di uno dei suoi canali. Il corpo del defunto infatti doveva subire diversi lavaggi con l’acqua del fiume.

Quanto durava il processo di mummificazione?
Circa 70 giorni in modo da permettere anche il completamento della tomba del defunto.

Chi veniva mummificato?
Inizialmente il rituale di mummificazione era riservato solo al faraone ed alla sua famiglia, ma successivamente, fu usato anche per i nobili i sacerdoti, alcuni scribi ed i ricchi.

Perché i corpi venivano mummificati?

Gli antichi egizi erano convinti che l’anima sopravvivesse dopo la morte e che potesse vivereper l’eternità solo se il corpo si fosse mantenuto intatto.

Com’era il processo di mummificazione?
Il processo di mummificazione era lungo e complesso.

  • Il corpo del defunto veniva disteso su un tavolo a forma di leone coperto da una stuoia.
  • Gli venivano tagliati i capelli.
  • Era lavato con acqua del Nilo e purificato con preghiere dal Libro dei Morti
  • Si estraeva il cervello del morto attraverso le narici, utilizzando lunghi uncini in bronzo.
  • Si praticava un’incisione sul lato sinistro dell’addome con una pietra affilata.
  • Si estraevano intestino, stomaco, fegato e polmoni ma veniva lasciato il cuore che rappresentava la sede dell’intelletto, delle passioni e delle facoltà umane.
  • Gli organi erano lavati, essiccati e trattati con oli e resine per poi essere riposti in 4 vasi canopici che raffiguravano divinità con il compito di proteggere gli organi dalla decomposizione.
  • Il corpo svuotato dagli organi veniva poi lavato con vino di palma che grazie alla suaalta quantità di alcool impediva lo sviluppo dei batteri decompositori.
  • Il corpo eraimmerso per 40 giorni in un composto detto “natron” costituito da un sale di sodio che si depositava nelle pozze di esondazione del Nilo dopo il loro prosciugamento.In questo modo il corpo perdeva tutti i liquidi, fino al completo essiccamento.
  • Il corpo era lavato, con una cerimonia, nelle acque del Nilo per eliminare tutti i residui salini.
  • Si riempiva la cavità vuota con paglia, stoffa e imbottiture per ridargli una forma naturale.
  • Si aggiungevano spezie, mirra, incenso, oli cosmetici, resine, bacche di ginepro e cera di api che si rassodavano in una massa nero-brunastra in grado di conservare il corpo, oltre che profumarlo.
  • L'incisione addominale veniva coperta con una placca metallica detta l'occhio di Horo.
  • Il corpo era fasciato con bende di lino lunghe centinaia di metri, a volte spalmate con resine e unguenti per sigillarlo. Questo passaggio era molto importante sia per una durata lunga, sia per una buona presentazione del corpo.
  • Sulle bende di tela venivano riportate formule magiche aventi lo scopo di proteggere il corpo e tra i vari strati del bendaggio venivano inseriti vari amuleti legati alla vita mentre sul cuore si metteva uno scarabeo con inciso un capitolo del Libro dei Morti, che faceva riferimento al giudizio dell'anima. Con questo il defunto si raccomandava al suo cuore che non mentisse davanti agli dei al momento della pesatura del cuore.

Il corpo era, così, avvolto completamente di bende come in un bozzolo. La testa era, a volte, ricoperta da una maschera funeraria fatta di strati di lino pressato e ricoperti di gesso dipinto in cui il volto ‒ in alcuni casi anche dorato ‒ appare incorniciato da una parrucca. Le maschere delle mummie regali sono spesso d'oro e decorate con gemme preziose.

Un modo semplice per mummificare una mela

Per mummificare una mela (con l'aiuto di un genitore o comunque di un adulto) dovete procurarvi:
1 mela
1 coltello
1000 g di bicarbonato di sodio
500 g di sale
1 barattolo alto e largo di almeno 10 cm più della mela
1 scodella
1 cucchiaio

  • Sbucciate la mela ed intagliarla a forma di viso (fatevi aiutare in questa fase dai vostri genitori, perché potrebbe essere pericoloso usare un coltello da soli).
  • Versate il sale ed il bicarbonato di sodio nella scodella.
  • Mischiate il sale ed il bicarbonato nella scodella con un cucchiaio, formando, così, una specie di “natron egizio”.
  • Versate un po’ di composto nel barattolo per uno spessore di circa 5 cm.
  • Mettete la mela al centro del barattolo in modo che ci sia spazio di circa 5 cm ad ogni lato tra barattolo e la mela.
  • Ricoprite la mela completamente con il composto fino a 5 cm al di sopra di essa
  • Ricordate che la mummificazione di un corpo durava 40 giorni e che quindi non dovrete aspettare tutto questo tempo ma dovrete comunque avere un po’ di pazienza. Lasciate la mela immersa nel “natron” per una settimana, senza toccare nulla. I batteri che dovrebbero causare la decomposizione della mela hanno bisogno dell'acqua per sopravvivere ma il sale e il bicarbonato di sodio sono essiccanti e, quindi, rimuovono l’acqua dalla mela rendendo difficile la sopravvivenza dei batteri.
  • Dopo 7 giorni, controllare il miscuglio di “natron”: se è umido, bisogna buttarlo via e farne uno nuovo, se, invece, è asciutto, ricoprirt nuovamente la mela e continuare il processo di mummificazione.
  • Aspettate altri 10 giorni e controllare la mela diseppellendola dal miscuglio di natron. Se la mela è secca e indurita (mummificata) il processo è terminato, altrimenti, dopo aver controllato che il natron non sia umido (se lo è bisogna cambiarlo), riseppellirla nuovamente come precedentemente descritto.
  • Ricontrollare, poi, ogni settimana, finchè il processo è completato (in genere si ha la completa mummificazione della mela in circa 21 giorni).

Micaela Luisa

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