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Junior reporter, COSA INSEGNA ALEX ZANARDI A TUTTI NOI FOCUSINI?

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Junior reporter, COSA INSEGNA ALEX ZANARDI A TUTTI NOI FOCUSINI?
©mbtarget / IPA

Micaela ci spiega perchè l'esempio del grande campione è così importante per tutti noi, nella vita e non solo nello sport

Alex Zanardi è un esempio per tutti noi. Ha mostrato non solo con le parole, ma con i fatti che non bisogna arrendersi mai agli ostacoli della vita e che, con impegno e determinazione, si può superare qualunque limitazione e trasformare ogni difficoltà in un’opportunità.
Dopo una carriera di successo nel mondo delle auto da corsa in Karting, Cart e Formula 1, perde entrambe le gambe in un incidente durante una gara automobilistica nel 2011.

Senza gambe un altro sportivo, considererebbe la sua carriera e la sua vita sportiva finita, ma non Alex Zanardi.
Per lui inizia una seconda vita, non una vita di commiserazione o di rimpianti per ciò che ha perso, ma una “nuova” vita che sarà piena di successi.
Progetta lui stesso, insieme a degli ingegneri, delle protesi per gli arti inferiori che gli permettano di continuare a praticare sport.
Intraprende una nuova carriera sportiva nel paraciclismo, correndo in handbike, cioè su speciali biciclette spinte dalle braccia. Vince ben 8 titoli mondiali e alle Paralimpiadi di Londra 2012 conquista 2 medaglie d’oro e una d’argento nella staffetta a squadre miste. Al termine dell’evento, viene scelto come portabandiera azzurro per la cerimonia di chiusura dei Giochi e qualche settimana dopo, in virtù dei risultati conseguiti,

è eletto “Atleta del mese” dal Comitato Paralimpico Internazionale.

Nel 2014, partecipa al triathlon IronMan, che prevede 3,8 km da percorrere nuoto,180 km con la handbike, 42 km con la carrozzina olimpica, riuscendo a concludere la gara in meno di 10 ore.
Ai Mondiali del 2015, in Svizzera, sale sul primo gradino del podio in tutte le gare a cui partecipa, nella crono, nella prova in linea e nella staffetta.
Nel 2016, per la quinta volta in carriera, conquista la Maratona di Roma, aggiudicandosi la gara nella categoria handbikes con il tempo record di 1:09’15”.

Lui non è solo un modello per tutti i disabili a cui dimostra di non arrendersi mai al proprio handicap.
Da lui, noi tutti focousini, possiamo imparare che:
1. Dobbiamo scegliere di essere e di fare sempre ciò che vogliamo noi e non ciò che vogliono gli altri. In questo modo ciò che facciamo non è un dovere, ma un piacere.
“E’ importante lavorare assaporando il gusto di ciò che fai. Il sacrificio passa inosservato se fai le cose con slancio ed entusiasmo”.

2. Non dobbiamo mai disperarci per quello che non abbiamo, ma ottimizzare ciò che possediamo.
“Quando mi sono risvegliato senza gambe ho guardato la metà che era rimasta, non la metà che era andata persa”.

3. Non dobbiamo mai arrenderci alle sconfitte, ma trasformarle in nuove opportunità e tramutare i nostri limiti in punti di forza.
“Quando ti capita di arrivare a casa da perdente devi cercare di trovare una nuova opportunità, per capire che ce la puoi fare. Avevo due possibilità: rinunciare o cercare di appassionarmi a un nuovo progetto. Ho scelto la seconda, perché nello sport avevo capito che la cosa più bella è lavorare al progetto più che raggiungerlo. Oggi sono una persona molto felice, talmente felice da dire che l’incidente è stata la cosa più bella che mi potesse capitare”.

4. Di fronte alle difficoltà, dobbiamo agire e non limitare a lamentarci
“La vita è come il caffè: puoi metterci tutto lo zucchero che vuoi, ma se lo vuoi addolcire devi girare il cucchiaino. A stare fermi non succede niente”.

5. Non dobbiamo mai smettere di fare domande. Le domande accrescono la conoscenza e solo così possiamo scegliere la strada giusta da seguire.
“La vita è sempre legata alla capacità nostra di farci le domande giuste, le risposte che il progresso ci ha dato sono giuste, ma soltanto noi possiamo decidere dove vogliamo andare. La vita cambia in base alla nostra capacità di dare le giuste risposte alle nostre domande. Credo che il senso più profondo della vita sia quello di farsi domande, di rapportarci con gli altri utilizzando l’esempio che gli altri ci possono dare. Poi dobbiamo essere in grado di riorganizzare tutti questi ingredienti e cercare la nostra strada”.

6. Non è importante solo dove si arriva, ma soprattutto il modo in cui ci si arriva. “Ho capito che il segreto per vivere bene è godersi il percorso perché quando tagli il traguardo è finita e subentra sempre un po’ di malinconia”.

7. Dobbiamo impegnarci per migliorare noi stessi e non per essere migliori degli altri.
“Non volevo dimostrare niente a nessuno, la sfida era solo con me stesso, ma se il mio esempio è servito a dare fiducia a qualcun altro, allora tanto meglio”.

8. Dobbiamo trasformare sempre le difficoltà in opportunità.
“A voi auguro di trasformare tutte le cose che sarete destinati a vivere in opportunità. Molti di voi magari in certe difficoltà della vita vedranno solo le difficoltà, ma spero che troviate invece in quelle difficoltà la spinta per andare avanti”.

9. Non dobbiamo mai rimandare a domani quello che si può fare oggi.
“Non è mai troppo tardi, si dice. Ma non è vero: prima o poi il tempo finisce. E che sia nello sport o in qualunque altro campo c'è gente a cui la vita passa davanti senza che se ne renda conto”.

10. Non dobbiamo mai smettere di essere curiosi (che è anche il motto di Focus Junior).
“Credo che la curiosità sia l'unica cosa di cui abbiamo bisogno nella vita. Se sei curioso troverai la tua passione. E i risultati che avrai saranno il risultato di quanta passione metterai nella tua vita.“

L’insegnamento più importante è
la regola dei 5 secondi:

“Quante volte m’è successo di voler mollare, sfinito, pensando di essere molto più stanco degli avversari contro i quali sto correndo. Poi ti dici, ‘ancora cinque secondi!’. Chiudi gli occhi per lo sforzo, quasi ti fai del male per continuare a spingere e poi cavolo… Non sempre eh, ma è successo che riaprendoli li ho visti indietro, avevano mollato loro! Ecco, di quei ‘cinque secondi’ più ne vivi e più ne cerchi. Non è facile trovarli, ma ce ne sono ovunque, nello sport, nel lavoro, negli affetti, in una parola: nella vita”.

Ora Alex Zanardi sta affrontando un’altra sfida, forse la più impegnativa della sua vita. E’ attualmente in coma dopo un secondo intervento in seguito ad un incidente con un camion durante una gara di handbike il 20 giugno.
Tutti noi focousini ti auguriamo: “Forza Alex!!! Anche questa volta, non mollare!”.

Micaela Luisa