Un giorno di fine inverno, quando faceva ancora freddo ma si poteva iniziare a stare fuori all’aperto a giocare, Stelliam si accorse che qualcosa non andava. Era in un bellissimo parco con tutta la sua famiglia e c’erano anche tante altre persone, ma nessuno era veramente felice e sereno. C’era qualcosa che preoccupava tutti, ma non capiva cosa fosse.
Quella sera il papà gli spiegò che era arrivato un brutto virus, molto cattivo, che stava facendo ammalare tante persone. Il virus era invisibile e poteva volare nell’aria, non c’erano medicine per sconfiggerlo e questo spaventò molto Stelliam.
Questo virus è come i super eroi, pensò Stelliam:
Non riusciva a trovare una risposta e l’unica cosa che gli veniva in mente era di nascondersi per non farsi trovare dal virus. L’unica speranza era che i capi del mondo sapessero come fare a fermarlo, ma non ne era tanto sicuro perché ognuno di loro pensava solo a farsi vedere bello e migliore degli altri e invece di aiutare chi ne aveva bisogno pensava solo a sfruttarlo per diventare più potente.
Però l’idea che venne a Stelliam fu proprio la stessa che ebbero anche i Grandi Capi del mondo, tutti a casa nascosti per non farsi trovare dal Virus. Tutte le persone del mondo si chiusero dentro le case, vennero chiusi tutti i negozi, fermati tutti gli aerei e chiuse tutte le fabbriche, nemmeno in chiesa si poteva andare.
Ma anche in queste condizioni, Stelliam si accorse di una cosa strana, i capi del mondo continuavano a litigare tra di loro su chi fosse più bravo a fermare il virus e su chi invece lo stava diffondendo, e non si accorgevano che il brutto virus cattivo continuava a fare ammalare le persone.
Passavano i giorni e le cose continuavano a peggiorare, mentre le persone litigavano tra di loro e non rispettavano le regole, il virus continuava a diffondersi e a essere sempre più spaventoso.
Un pomeriggio, mentre era in giardino, Stelliam vide una famigliola di anatre passare per la strada. C’era la mamma davanti e quattordici anatroccoli che la seguivano felici e giocosi. Stelliam pensò che erano molto fortunati a poter giocare tra di loro senza il pericolo del virus.
I giorni seguenti Stelliam iniziò a vedere
In televisione cominciarono a far vedere le immagini degli animali che in tutto il mondo passeggiavano e vivevano tranquilli nelle città lasciate vuote dagli esseri umani.
Stelliam cominciò a chiedersi perché gli animali non si ammalavano, perché il virus non li attaccava, e pensò ad una cosa: “Gli animali non litigano tra di loro e non sono egoisti, proteggono i più deboli, vuoi vedere che è per questo che il virus non li può attaccare? Invece noi esseri umani pensiamo solo a essere i più forti e litighiamo con tutti, siamo cattivi con gli altri solo perché non sono del nostro stesso paese. Forse il virus ci attacca per questo motivo! Lo devo subito scrivere ai capi del mondo, magari se ci comportiamo come gli animali possiamo sconfiggere il virus.”
Stelliam chiese aiuto al papà e scrisse una lettera a tutti i capi del mondo. Sperava proprio che questi signori molto importanti la leggessero anche se arrivava da un bambino.
I grandi capi del mondo nel frattempo avevano molta paura, perché non capivano come fare per bloccare il virus, anche loro avevano iniziato ad ammalarsi e si resero conto che tutto il potere che avevano accumulato non serviva a nulla. Ricevettero la lettera di Stelliam e la lessero, subito si misero a ridere ma poi ci pensarono molto e cominciarono a capire che non era una brutta idea, forse un bambino poteva avere ragione, forse per guarire il mondo basta essere più buoni, basta usare l’amore come fanno gli animali che non conoscono la cattiveria.
decisero che non ci sarebbero più stati i capi, ma tutti gli uomini sarebbero stati uguali, senza nazioni e senza confini. Tutte le persone del mondo li videro e iniziarono a comportarsi nello stesso modo, tutti divennero gentili e cominciarono a comportarsi proprio come fanno gli animali, senza cattiveria e tutti uguali.
Come per magia il virus non attaccò più nessuno e in pochi giorni scomparve. Stelliam era felicissimo e molto orgoglioso di aver aiutato il mondo a essere migliore e a sconfiggere il virus.
Ormai era arrivato Settembre e finalmente Stelliam poteva tornare a scuola con tutti i suoi amici. Il virus era solo un brutto ricordo e il mondo era diventato un posto migliore grazie alla potentissima arma segreta che ogni persona può usare per risolvere i problemi, e cioè “l’amore” proprio come fa la natura e come ci hanno insegnato gli animali.
Vittoria