Nostro Figlio

FocusJunior.it

FocusJunior.itIntervistePiù avventure per i più piccoli: intervista a Kevin Dodson

Più avventure per i più piccoli: intervista a Kevin Dodson

Stampa

Comodità, versatilità e rapidità nell'indossarle: questa la ricetta per le scarpe sportive del futuro secondo Kevin Dodson, Nike Global Vice President Kids Footwear Product. Ecco cosa ci ha raccontato

Kevin Dodson è un uomo sorridente sulla quarantina, vive a Portland, nell’Oregon (un posto famoso per i suoi parchi e l’attenzione all’ambiente), e da quasi quindici anni lavora per Nike, la famosa multinazionale di abbigliamento e scarpe sportive conosciuta in tutto il mondo.

Kevin è un grande appassionato di sport e attività all’aria aperta e oggi, come Global Vice President Kids Footwear Product, si occupa soprattutto di progettare scarpe comode e all’avanguardia per ragazzi che amano stare sempre in movimento. Visto che anche noi di Focus Junior siamo dei tipi sportivi (e alla moda!), abbiamo approfittato del lancio della nuova Nike Dynamo Go - la scarpa che si indossa in un lampo - e della collezione Play Pack, abbiamo fatto una video-chiacchierata con lui.

Nike Dynamo Go

Ehi Kevin, oggi sei un manager a capo di una grande azienda conosciuta in tutto il mondo, ma quando eri bambino che tipo eri?

Ero il tipo di bambino scanzonato e con un sacco di energia. Mi piaceva ridere, ero sempre in movimento e mi affascinava tutto. Insomma, non stavo mai fermo e tenevo i miei genitori abbastanza sull’attenti!

Quindi non un topo da biblioteca o uno fissato coi videogiochi, piuttosto un tipo atletico?

Beh, diciamo un misto. Mi piacevano i fumetti, i film e mille giochi diversi, anche se gli sport avevano decisamente una forte attrazione. Stavo sempre a provare uno sport diverso e alla fine credo di aver gravitato verso quello, l’attività fisica. A furia di sperimentarli tutti ho trovato quello che mi piaceva di più e in cui ero più bravo.

E quali erano i tuoi sport preferiti?

Il basket, il baseball, ho giocato per un po’ a football americano e mi sono dilettato con l’atletica leggera (anche se, devo ammetterlo, la velocità non è mai stata il mio forte!). Ma sono stato molto fortunato, perché i miei genitori mi hanno sempre lasciato provare.

Vista la varietà di sport, immagino che sarà stato fondamentale indossare scarpe comode? Io, per esempio, ho sempre odiato allacciarmi le scarpe, e qualche tempo fa ho scoperto che ci sono addirittura degli scienziati che hanno studiato perché i lacci si sciolgono sempre. Tu come la vedi?

Come genitore di bambini dai 3 agli 11 anni, devo ammettere che negli ultimi anni ho passato un sacco di tempo a combattere coi lacci. Anche se siamo tutti cresciuti con questo tipo di scarpa, non significa che non sia difficile da “usare”, soprattutto per i più piccoli. Per il nostro team (in Nike) la cosa più importante da considerare è questa: “quando un bambino vuole uscire a giocare, quanto velocemente riesce a mettersi le scarpe?”. Credo che nessuno (che siano i bambini o gli adulti che si prendono cura di loro) voglia passare il tempo ad allacciarsi le scarpe più volte al giorno.

Soprattutto ora che abbiamo ottenuto, dopo tanto tempo, l’accesso all’aria aperta, questa sembra una questione quanto mai urgente. “Gioco” (play) è una parola chiave per Nike. Quali sono, secondo te, le tre caratteristiche irrinunciabili perché una scarpa incoraggi i bambini a giocare?

Ci sono tre cose su cui un ragazzo deve poter contare quando compra un paio di scarpe Nike:

  • Indossarle più velocemente possibile
  • Sentirsele comode
  • Poterle tenere tutto il giorno.

I ragazzi oggi fanno un sacco di attività diverse fra loro ma non vogliono stare a cambiar scarpe. Al parco possono andare sullo skateboard, andare in bici, correre, camminare o addirittura arrampicarsi. Il prodotto deve essere versatile, il che include, per esempio, che la suola abbia una buona presa, che sia resistente, confortevole, etc.

Scommetto che questo fa piacere anche ai genitori, oltre a rendere i bambini più piccoli sicuri di sé?

Assolutamente, vogliamo che i genitori siano sicuri che le nostre scarpe possono stare tutto il giorno ai piedi dei loro figli. Ma vogliamo anche dare la possibilità ai bambini di sentirsi indipendenti il prima possibile, perché questo dà loro sicurezza e autonomia, li fa sentire in controllo. Una delle parole preferite di mio figlio di tre anni è “posso farlo da solo!”. Vogliamo supportare l’autonomia dei bambini senza metterci in mezzo, e se questo li porta a giocare di più e a divertirsi, beh è fantastico!

Nel progettare scarpe facili da indossare c’è stata un’attenzione speciale per i ragazzi con disabilità?

L’innovativa tecnologia FlyEase, che Nike ha adottato già da diversi anni, nacque proprio grazie alle intuizioni provenienti da comunità diversamente abili. Poi abbiamo continuato a bilanciare queste informazioni testando su diversi tipi di disabilità per analizzare come il prodotto potesse esser utilizzato da ciascuno. Vogliamo essere sicuri che il nostro prodotto possa essere usato da tutti e che faccia sentire tutti indipendenti allo stesso modo, che sia un ragazzo con o senza disabilità.

Ho letto in un’intervista che hai rilasciato tempo fa che FlyEase è solo l’inizio, e che nel futuro Nike sarà nota proprio per le scarpe e l’abbigliamento “facili da indossare”. Cosa bolle in pentola?

Sì, con Nike Dynamo Go e Play pack diamo un’anteprima a ciò che ci attende. Vogliamo che queste innovazioni siano la base dei prodotti da bambini e ragazzi che andremo a creare da ora in poi. Per noi è importante che chi compra un prodotto Nike sappia che ha scelto qualcosa di comodo e facile da indossare. Puoi avere tutta la tecnologia che vuoi, ma se non è comodo non serve a niente. Vogliamo far sapere ai consumatori che Nike è l’azienda più all’avanguardia in questo settore, e che impieghiamo tutto il nostro tempo e le nostre energie per far sì che i ragazzi si divertano e escano a giocare.

Tra 20 anni, secondo te, che scarpe indosseremo?

Molto diverse da quelle che abbiamo oggi! D’altronde se penso alle scarpe che avevo da bambino (non rivelo quanti fa…!) e quelle ci sono in giro adesso, beh, le possibilità sono infinite! In particolare con le capacità di innovazione e design che abbiamo in Nike. Le scarpe devono stare al passo dei bambini, e i bambini si muovono in fretta! Mi è capitato di chiedere proprio a loro di immaginarsi la scarpa del futuro. E devo dire che hanno una fantasia smisurata, è uscito di tutto: da scarpe con i marshmallows a design caleidoscopici… Se riusciamo a distillare anche solo qualche goccia di questa creatività nelle nostre scarpe del futuro direi che siamo già a buon punto. E poi, i critici più tosti da accontentare ce li ho a casa: i miei figli! L’ispirazione non manca.

Intervista a cura di Maddalena Vatti