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Mr. Rain: “Faccio tutto da me!”

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Mr. Rain: “Faccio tutto da me!”
Facebook/ Mr. Rain Official

Mr. Rain usa la musica per lanciare messaggi importanti e mettere in guardia i suoi fan da errori pericolosi

Il suo vero nome è Mattia Balardi, ma i fan lo conoscono come Mr. Rain: è il rapper che fa tutto da sé, dai testi alle basi delle sue canzoni.

Il 26enne bresciano ha pubblicato a gennaio il secondo album "Butterfly effect2 che contiene i singoli di successo "I grandi non piangono mai" e "Ipernova", canzone che ha ottenuto il disco d’oro.

Lo abbiamo intervistato!

Perché il nome d’arte Mr. Rain?

«Sono un tipo malinconico e scrivo nei giorni di pioggia principalmente, sono più ispirato».

Perché hai intitolato il tuo nuovo album "Butterfly effect" (‘Effetto farfalla’, ndr)?

«Si dice che il battito d’ali di una farfalla sia in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo. Tutte le piccole cose che ho fatto in passato mi hanno portato a diventare quello che sono ora. Questo disco è un racconto, un diario personale».

E che cosa vuoi raccontare?

«Nel disco ci sono un sacco di messaggi: in "Fuori luogo" spiego la solitudine di un artista, tutti sono convinti che i cantanti siano felici e senza problemi invece è il contrario perché la musica ti porta a fare sacrifici, a tagliare legami e perdere momenti che non torneranno più. Ne "La storia di Sam" invece c’è un messaggio contro la droga».

Nel 2013 Mr. Rain e il cantante Osso si sono presentati come duo alle selezioni di X-Factor e, pur avendo superato i provini, hanno deciso di non entrare a far parte del cast del programma.
Credits: Facebook/ Mr. Rain Official

Com’è nata la passione per la musica e com’è stata presa in famiglia la tua decisione di fare l’artista?

«Mi hanno sempre spinto e supportato. È cominciato tutto un po’ per gioco, ho fatto le prime canzoni, ho visto che c’era un buon riscontro, ho deciso di continuare e adesso sono arrivato qua».

Una bella giornata di sole non ha lo stesso effetto su di te?

«Spesso no, ho scritto nei giorni di sole ma magari pezzi più ‘presi bene’, quelli tristi invece nei giorni di pioggia».

È stato difficile trattare temi così delicati sapendo che sarebbero arrivati anche alle orecchie dei più giovani?

«L’hip hop gira pure alle scuole medie, anch’io sono stato un bambino, ho fatto i miei errori, cercavo di replicare quello che faceva il mio artista preferito e quindi non vorrei che capitasse ad altra gente: ecco perché ho deciso di trattare queste storie».

Scrivi le tue canzoni e curi anche i videoclip, perché la scelta di lavorare quasi esclusivamente da solo?

«Un po’ perché sono pignolo e quindi voglio le cose in un certo modo, almeno se qualcosa va storto so con chi prendermela, e un po’ perché in passato non avevo molti soldi, ho studiato mille tutorial per fare tutto da solo».

L’effetto farfalla a cui si riferisce il titolo del disco di Mr. Rain è quello illustrato dal matematico e meteorologo Edward Lorenz nella relazione presentata nel 1972 all'Associazione Americana per l'Avanzamento della Scienza a Washington, DC, dal titolo "La prevedibilità: Il battere delle ali di una farfalla in Brasile provoca un tornado in Texas?"
Credits: Pixabay

A che cosa hai rinunciato per la musica?

«Ho perso la mia vita privata. Non cancellerei nulla perché ora sono molto contento, però mi ha anche tolto molto e ho perso legami e amici».

Nel tuo disco non c’è solo musica rap ma anche sonorità blues e jazz: qual è il tuo bagaglio musicale? In casa hai ricevuto degli stimoli?

«Mia mamma suona il piano e canta per hobby quindi in famiglia sicuramente ho ricevuto qualche input. Ho sempre ascoltato hip hop fino a qualche tempo fa, ma in questi ultimi 2 anni mi sono aperto anche al blues, al pop e al drum and bass (letteralmente ‘batteria e basso’, genere musicale nato in Inghilterra negli anni ’90, ndr): oggi il mio stile è contaminato.

Nella canzone "I grandi non piangono mai" parli a tua madre: che rapporto hai con lei?

«Abbiamo un legame molto forte, mi ha sempre spronato. Quando ho firmato il contratto con Warner (la casa discografica di Mr. Rain, ndr) ho voluto dedicarle la prima canzone, è una lettera di scuse e di ringraziamento».

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