Il suo vero nome è Mattia Balardi, ma i fan lo conoscono come Mr. Rain: è il rapper che fa tutto da sé, dai testi alle basi delle sue canzoni.
Il 26enne bresciano ha pubblicato a gennaio il secondo album "Butterfly effect2 che contiene i singoli di successo "I grandi non piangono mai" e "Ipernova", canzone che ha ottenuto il disco d’oro.
«Sono un tipo malinconico e scrivo nei giorni di pioggia principalmente, sono più ispirato».
«Si dice che il battito d’ali di una farfalla sia in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo. Tutte le piccole cose che ho fatto in passato mi hanno portato a diventare quello che sono ora. Questo disco è un racconto, un diario personale».
«Nel disco ci sono un sacco di messaggi: in "Fuori luogo" spiego la solitudine di un artista, tutti sono convinti che i cantanti siano felici e senza problemi invece è il contrario perché la musica ti porta a fare sacrifici, a tagliare legami e perdere momenti che non torneranno più. Ne "La storia di Sam" invece c’è un messaggio contro la droga».
Credits: Facebook/ Mr. Rain Official
«Mi hanno sempre spinto e supportato. È cominciato tutto un po’ per gioco, ho fatto le prime canzoni, ho visto che c’era un buon riscontro, ho deciso di continuare e adesso sono arrivato qua».
«Spesso no, ho scritto nei giorni di sole ma magari pezzi più ‘presi bene’, quelli tristi invece nei giorni di pioggia».
«L’hip hop gira pure alle scuole medie, anch’io sono stato un bambino, ho fatto i miei errori, cercavo di replicare quello che faceva il mio artista preferito e quindi non vorrei che capitasse ad altra gente: ecco perché ho deciso di trattare queste storie».
«Un po’ perché sono pignolo e quindi voglio le cose in un certo modo, almeno se qualcosa va storto so con chi prendermela, e un po’ perché in passato non avevo molti soldi, ho studiato mille tutorial per fare tutto da solo».
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«Ho perso la mia vita privata. Non cancellerei nulla perché ora sono molto contento, però mi ha anche tolto molto e ho perso legami e amici».
«Mia mamma suona il piano e canta per hobby quindi in famiglia sicuramente ho ricevuto qualche input. Ho sempre ascoltato hip hop fino a qualche tempo fa, ma in questi ultimi 2 anni mi sono aperto anche al blues, al pop e al drum and bass (letteralmente ‘batteria e basso’, genere musicale nato in Inghilterra negli anni ’90, ndr): oggi il mio stile è contaminato.
«Abbiamo un legame molto forte, mi ha sempre spronato. Quando ho firmato il contratto con Warner (la casa discografica di Mr. Rain, ndr) ho voluto dedicarle la prima canzone, è una lettera di scuse e di ringraziamento».