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Marco Carta e i sogni da realizzare: mai gettare la spugna

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Tenersi forte, resistere e soprattutto: mai gettare la spugna. I segreti del cantante Marco Carta per realizzare i sogni.

“Tieniti forte”, il filo conduttore che lega i 12 brani dell'ultimo disco di Marco Carta dove le 12 canzoni parlano della voglia di imparare a resistere,  per non perdere un amore, o resistere alla velocità del nostro tempo, o farlo solo per il gusto di... farlo.
Abbiamo incontrato il cantante a Milano, nella sede della Warner, la sua casa discografica e ci ha raccontato perché è così importante resistere, nella musica ma anche nella vita.
"Insomma, col tempo bisogna imparare a resistere alle piccole difficoltà di tutti i giorni. All'inizio della mia carriera però mi sentivo come un bimbo che per la prima volta sale sulle montagne russe, dovevo tenermi forte".

 

A proposito, com'eri da piccolo?

Ero un bambino vivace, simpatico... secondo me! E anche secondo gli altri.

 

Una marachella che ti ricordi ancora oggi...

Una volta ho incendiato casa. Quante mazzate... Un'altra volta, avevo sei anni, giocavo alle tartarughe Ninja con mio fratello e ho allagato il balcone di casa di mia zia.

 

Avevi dei nomignoli?

Marc... hingegno, proprio perché una ne pensavo e 1000 ne combinavo.

 

Come andavi a scuola?
Non tanto bene, mi hanno bocciato in prima media. Ecco, quella è stata la punizione più brutta. Poi ho studiato come elettrotecnico, ramo informatico.

 

Cosa volevi fare da grande?

Fino a 13 anni volevo diventare un biologo, o un antropologo. 

 

Come hai iniziato a cantare?
Ho iniziato con i provini ad Amici. Li ho fatti per 5 volte di fila, mi scartavano sempre. Ma non ho mai gettato la spugna, avevo voglia di arrivare e non mi accontentavo neanche di un livello medio. Volevo arrivare proprio in alto. Poi  un giorno passavo davanti alla Warner e sono entrato per propormi... ed eccomi qui. Io credo molto nella legge dell'attrazione, cioè quando qualcosa, o qualche posto, come nel mio caso, ti "chiama" e tu non puoi resistere.

Come sei riuscito ad andare avanti dopo che per 5 volte ti hanno escluso ai provini.

Pensavo di meritarlo. Anche quando un personaggio famoso mi ha detto che non ce l'avrei mai fatta. Mi ha detto che non avevo la voce... e invece... Un'altra legge in cui credo è quella delle sliding doors: si può sempre aprire una porta, quando una si chiude, se non ti arrendi.

 

Dicevi le bugie da bambino?

No, ne dico di più adesso.

 

Avevi animali?

Si, un sacco di acari.

 

Il tuo social preferito?

Facebook.

 

Sei mai stato oggetto di un episodio di bullismo?

Si alle medie: c'era uno di terza, io ero in prima. Io mi nascondevo ma me lo ritrovato sempre davanti. Un giorno però ho reagito, e non l'ho più visto. Non racontavo nulla in casa, ma non ricordo perché...

 

Come ti vedi tra vent'anni?

Giovane.

Cosa non faresti mai?

Cantare una canzone che non mi piace.

Raggi X

Piatto preferito: Lasagne con verdure, capperi, rucola.

Materia: biologia e matematica.
Cantanti: Vasco, Neffa, i Queen
Cartone: Holly e Benji, Batman, i Puffi

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