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FocusJunior.itAnimaliDinosauri“Così, creeremo un pollosauro”: intervista al paleontologo Jack Horner

“Così, creeremo un pollosauro”: intervista al paleontologo Jack Horner

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Vi riproponiamo l'intervista integrale a Jack Horner uno dei paleontologi più famosi del mondo, che è stato anche l'ispiratore della celebre serie di film Jurassic Park. Lo avevamo incontrato sul campo, presso il sito di Egg Mountain, nel Montana (Usa), dove ci ha raccontato il suo sogno: ricreare un dinosauro in laboratorio a partire... dagli uccelli come il pollo!

 

 

Che cosa voleva fare da piccolo?

Andrea Minoglio

Ho sempre voluto fare il paleontologo. Anche da bambino uscivo e andavo in giro a cercare fossili. Portavo a casa di tutto: ho trovato il mio primo fossile di dinosauro a 8 anni e lo conservo ancora nel mio ufficio.

 

Come avete scoperto il sito di Egg Mountain?

Contrasto

Sono venuto qui per la prima volta nel 1968. Ero alla ricerca di cuccioli di dinosauro ma non ne avevo trovato ancora nessuno. Poi, un amico mi disse che c’era uno scheletro di dinosauro in una città qui vicino che voleva identificare. Sono andato là, in questo negozio, e l’ho identificato. La proprietaria mi chiese di identificare anche altri pezzi ed erano proprio ossa di cuccioli di dinosauro: i primi a essere ritrovati nell’emisfero occidentale. Così, abbiamo iniziato a scavare in questa zona e abbiamo trovato 15 scheletri di cuccioli lunghi solo un metro. Una volta che li abbiamo tirati fuori abbiamo scoperto che si trattava di un nido: per qualche motivo i piccoli furono abbandonati e morirono.

 

Pensa che sarà possibile far rivivere un dinosauro, come nel film Jurassic Park?

Contrasto

Pensa che sarà possibile far rivivere un dinosauro come in Jurassic Park?

 

Io non penso che riusciremo mai a creare dinosauri come si è visto nel film. I pezzi di dna che potremmo riuscire a trovare sono infatti troppo incompleti. C’è un’altra strada, però. Ormai sappiamo che gli uccelli sono dinosauri: hanno un dna molto antico e la mia idea è che potremmo arrivare a un dinosauro facendo su di loro operazioni di retroingegneria (reverse engineering). Si chiama così perché funziona al contrario: l’uccello è il risultato dell’evoluzione di un animale che aveva una lunga coda. Noi cerchiamo di farlo evolvere all’indietro, riattivando delle caratteristiche ancestrali.

 

 

Ma che utilità avrebbe riportarne in vita uno?

Non ho una risposta precisa sul perché sia importante farlo. Però so che, nel farlo, possiamo imparare molte cose, ad esempio sulla genetica, che magari potranno aiutarci anche in altri campi, come la medicina. Io penso che noi dobbiamo fare tutto quello che possiamo, senza dare limiti alla scienza. Le cosiddette scienze pure non sono concepite per essere utili a qualcosa ma, alla fine, spesso finiscono con l’esserlo. Solo che non possiamo saperlo prima.

 

Andrea Minoglio

 

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