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FocusJunior.itIntervisteAlessandro Fabian, campione di triathlon: correre per essere felici

Alessandro Fabian, campione di triathlon: correre per essere felici

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E' proprio vero che muoversi, cioè fare sport, ci fa sentire più contenti? Si, ce lo spiega il campione di triathlon Alessandro Fabian.

Alessandro Fabian ha 29 anni, vive in provincia di Padova e nuota da quando era alle elementari. Ha proseguito poi con l’aquathlon ( nuoto + corsa), il duathlon (titolo mondiale) e il triathlon (Nuoto bici corsa), con cui ha vinto diverse gare dal 2006. Nel 2009 Fabian  conquista il titolo mondiale under 23 di duathlon e nel 2012 entra al 12° posto della classifica mondiale). Dopo aver partecipato alle Olimpiadi di Londra e Rio non esclude di partecipare anche alla prossima... Nel frattempo, quest'estate gira nelle piazze italiane insieme ad altre star sportive per partecipare agli Happy Meal Sport Camp, una serie di eventi rivolti ai ragazzi e organizzati per promuovere un corretto stile di vita grazie a due ingredienti: sport + alimentazione corretta.

 

Ma davvero lo sport ci fa sentire meglio? E perché? Ecco cosa ci ha risposto Alessandro Fabian nell'intervista che gli abbiamo fatto per Focus Junior.

 

Come ti è venuta la passione per lo sport, in così tenera età?

FabianE' proprio vero che muoversi, cioè fare sport, ci fa sentire più contenti? Si, ce lo spiega il campione di triathlon Alessandro Fabian. Quando ero alle elementari mi muovevo sempre, la maestra diceva che ero “ipercinetico”, non stavo mai fermo, anche da seduto. Allora mia madre decise di iscrivermi ai corsi di nuoto, per farmi sfogare: c'era già mio fratello che nuotava, ma ho ritardato moltissimo a prendere sul serio il nuoto come sport. Ho iniziato le prima gare agonistiche a 10 anni, e ho continuato fino ai 18. Ma ero un pesciolino rosso più che uno squalo. Nel club dove nuotavo c'erano anche allenatori di triathlon che mi hanno chiesto se volevo provare questo sport, visto questa mia grande passione per il movimento e così a partire dai 18 anni il triathlon è diventato la mia filosofia di vita. Mi piaceva molto correre. Mi ha fatto "esplodere" anche nel nuoto.

 

È più faticoso correre o nuotare?

Fabian: Qualsiasi sport a questo livello è faticoso, dipende dalle energie che ci spendi. Più alto è l'obiettivo che ti poni più energie spendi per raggiungere ciò che vuoi.

I tuoi genitori ti appoggiavano? Come far capire ai genitori che a volte lo sport non è solo un gioco ma anche una vera e propria passione?

Fabian: Si, mi hanno stimolato molto, anche se i miei genitori non erano sportivi. Il genitore deve stare attento a quanta energia e quanto impegno ci mette un bambino in uno sport, il coinvolgimento, per capire se gli piace davvero.
“Se non fai i compiti non vai al calcetto”. Quante volte ve lo hanno detto? Invece è un concetto sbagliato, perché così fare sport diventa un po' un ricatto, e una volta che un bambino è ricattato non vuole darla vinta al genitori. Non deve diventare un ricatto ciò che piace fare al bambino, soprattutto se è una cosa utile come lo sport. La scuola è importante ma lo sport anche ha delle regole che insegnano tanto ai giovani di adesso.

Come andavi a scuola?

Fabian: Facevo il minimo indispensabile. All'inizio ero pigro, poi col tempo mi sono svegliato da solo. Ognuno ha i suoi tempi, e ognuno di noi ha una parte intellettuale e una fisica. La differenza sta solo in come vengono stimolate e cresciute queste due parti, se vengono sviluppate in modo da tirarle fuori o no. Devi studiare o fare sport perché ti piace non perché sei obbligato.

 

Come ti senti e cosa fai dopo una vittoria e come ti senti dopo una sconfitta. Hai dei riti?

Fabian: Quello che mi sono ripromesso dopo varie sconfitte è gioire ugualmente dopo che non ho vinto.

 

E hai qualche segreto per risollevarti il morale?

Fabian: Cerco di dedicarmi a qualcosa che mi piace. A me viene spontaneo auto-rimproverarmi e invece ti devi volere più bene, devi dare qualche attenzione a te stesso, coccolarti, fare quello che ti piace.

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La colazione del campione di Alessandro Fabian.

FabianDa non molto sto facendo succhi di frutti con l'estrattore, succo espresso; poi pane e marmellata o pane e cioccolato. Te', frutta secca.

 

Il tuo piatto preferito?

FabianParmigiana. Pizza e patatine fritte.

 

Ti qualifichi alla prossima olimpiade? Quali obiettivi ti prefissi?

Fabian: Intanto debutterò distanza mezzo Ironman, la terza olimpiade non la escludo. Sto affrontando un passo alla volta. Poi farò il terzo circuito Super-legue, in inverno: da novembre a febbraio.

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Cosa pensi dei ragazzi che stanno sempre davanti al cellulare o al tablet?

Fabian: non sanno che cosa si perdono. Giocare insieme agli altri ti lascia un gusto diverso, che loro non conoscono. Se lo provassero uscirebbero di più. Anche quando ero piccolo io c'erano i videogiochi, ma mi piaceva di più condividere i giochi con i miei amici in paese, fuori all'aperto.

 

Un ricordo di infanzia, il primo che ti viene in mente...

Fabian: a proposito di stare fuori... Un pomeriggio ero andato in bici dal parrucchiere, perché dovevo tagliarmi i capelli. Sono arrivato troppo presto però, era ancora chiuso: allora sono andato a giocare con i miei compagni. Alla fine mi sono accorto che... era troppo tardi per andare dal parrucchiere, ormai era già chiuso e sono tornato a casa.... coi capelli lunghi e in ritardo per di più. Come si è arrabbiata mia madre...

Siete d'accordo con Alessandro Fabian? Anche voi vi sentite meglio quando fate sport o vi muovete all'aria aperta?
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