La quattordicesima edizione Europe Evolution Cup svoltasi a Lignano Sabbiadoro il 30 novembre e l'1 dicembre è stata il palcoscenico della finale del “Giro d’Italia in Apnea” (GIA), l'evento sportivo che per il decimo anno ha attirato centinaia di atleti versatissimi nell'arte... Del trattenere il respiro sott'acqua!
Il GIA, è stato ideato dall’associazione regionale Apnea Evolution a.s.d insieme all’Ente di promozione sportiva Libertas e con la scuola di formazione e ricerca internazionale Apnea Academy.
UNA FESTA DI SPORT, SALUTE...E RICERCA!
Nel corso della due giorni di competizioni, premiazioni, incontri con campioni del calibro di Umberto Pelizzari e congressi, non solo i più grandi apneisti del Paese si sono sfidati mettendo alla prova polmoni e capacità di concentrazione, ma sono stati anche oggetto di studi e analisi scientifiche atte a risolvere un piccolo mistero che ancora avvolge un certo aspetto del corpo umano.
Infatti, nonostante gli incredibili progressi della medicina moderna infatti, ancora non sappiamo con esattezza cosa accada al nostro metabolismo quando un individuo pratica un'apnea prolungata. Chissà se manifestazioni del genere aiuteranno la scienza a risolvere questo rompicapo...
RIGHT OF THE SEA E "IL MARE NEGLI OCCHI DEL BAMBINO"
La finale del Giro d'Italia in Apnea è stata anche l'occasione per promuovere un nuovo progetto dedicato alle scuole riguardante la sicurezza in acqua e il rapporto tra uomo e mare.
"Il mare negli occhi del bambino", questo il nome dell'iniziativa, prevede infatti un percorso su tre anni scolastici per ragazzi delle scuole medie e superiori. L'obiettivo è quello di valorizzare la conoscenza e la tutela dell'ambiente, l'autoconsapevolezza e il rapporto con l'acqua.
Il programma ha già interessato 10 istituti scolastici e Convitti Nazionali, coinvolgendo 110 insegnanti di
diverse materie e 1200 ragazzi con oltre 7.000 ore di parte formativa e circa 3.000 ore di pratica in acqua, e nel corso del weekend di Lignano sono starti presentati pubblicamente alcuni dei video e delle ricerche preparate dagli studenti partecipanti proprio nell'ambito di questa esperienza formativa.
UNA NECESSITÀ SOLLECITATA DALL'OMS
Il progetto si è reso necessario in seguito all'allarme lanciato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità:
secondo l'OMS infatti, l'annegamento è la seconda causa di morte tra bambini e ragazzi della fascia 4-19 anni. Un problema evidente, soprattutto perché statisticamente circa la metà delle vittime non sapeva nuotare.
Ecco dunque che per soddisfare l'esigenza di migliorare la conoscenza dell'ambiente acquatico nei giovani la commissione Right of the Sea ha accolto il segnale, sostenendo insieme ad associazioni come l' Apnea Evolution lo sviluppo di iniziative volte a rendere i ragazzi più consapevoli.
GLI ISTITUTI CHE HANNO PARTECIPATO