Che aspetto avevano le creature che popolavano i mari di milioni di anni fa? Che aspetto aveva la Terra quando l'uomo era ancora ben lontano da fare la sua comparsa sul pianeta? Per scoprirlo basta visitare la meravigliosa esposizione “Balene Preistoriche”, la cui apertura al Museo Paleontologico Territoriale dell’Astigiano è stata prorogata fino al prossimo 31 ottobre 2022.
La mostra, già ammirata da oltre 16.000 visitatori provenienti da tutta Europa, racconta la storia di un territorio, quello astigiano, che rappresenta una delle aree geo-paleontologiche tra le più importanti nel nostro continente e può vantare una collezione di reperti fossili unici, appartenenti ad alcuni dei cetacei più antichi del mondo: come la balena Tersilla, reperto unico a livello mondiale, la più antica balena del Mediterraneo, ritrovata in località Moleto, la balenottera di Montafia, uno dei misticeti fossili meglio conservati d'Italia, o il delfino di Camerano Casasco, antenato sia degli attuali delfini che delle attuali orche.
Credits: Museo Paleontologico Territoriale dell’Astigiano
Alla luce della grande affluenza, i curatori dell'evento hanno deciso di posticipare la chiusura della mostra al 31 ottobre, in concomitanza della notte di Halloween, quando un ricco programma di iniziative dedicate soprattutto per i più piccoli - come le visite stregate o mangiafuoco in cortile - sancirà la fine dell'esposizione per il 2022. Niente paura per, le balene Preistoriche torneranno nella primavera con l’esposizione di nuovi reperti.
Tutte le informazioni sugli eventi saranno disponibili sul sito e sui canali social del Museo.
Le attività didattiche del Museo con le scuole proseguiranno anche dopo la chiusura della mostra, con giornate speciali dedicate alle famiglie e agli studenti.
Tersilla, la Balenottera di San Marzanotto. Il reperto soprannominato Tersilla appartiene alla nuova specie Marzanoptera tersilla ed è testimoniato dal solo reperto di Asti che è dunque unico. È stato studiato attraverso la TAC e grazie ai dati digitali è stato possibile ricostruire sia parti del reperto non visualizzabili direttamente sia la superficie del cervello. Verranno esposti anche numerosi denti di squalo trovati in associazione con il reperto e l'illustrazione dei segni di predazione.
La più antica balena del Mediterraneo. Il reperto di Moleto (AL) databile intorno ai 20 milioni di anni fa, rappresenta la più antica testimonianza fossile di un misticete con fanoni del Mediterraneo. Il reperto è molto frammentario ma gli studi permettono di ricostruirlo con un buon livello di dettaglio.
La balenottera di Montafia, uno dei misticeti fossili meglio conservati d'Italia che rappresenta una balenottera molto arcaica sulla quale si intende completare la ricerca. Verrà esposto il cranio completo del reperto, con testi esplicativi e immagini con interpretazioni anatomiche e funzionali, incluse le modalità di alimentazione e di nuoto.
I tesori di Valle Andona, reperti associati alla pubblicazione del volume di Piero Damarco dedicato alla geopaleontologia dell'area della Valle Andona e dintorni. Si tratta di fossili significativi del territorio di riferimento, uno su tutti lo scheletro del delfino di Camerano Casasco (forma intermedia tra un delfino e un’orca) sul quale, in particolare, sarà possibile fornire informazioni funzionali relative al nuoto che permetteranno una ricostruzione accurata dell'animale in vita.
Balene Preistoriche sarà visitabile fino al 31 ottobre 2022 presso il Museo Paleontologico Territoriale dell’Astigiano. Clicca qui per il link al sito.
Unitamente all’esposizione permanente, con un biglietto dal costo di 7 euro (ingresso) o di 10 euro (ingresso con visita guidata).