La lingua italiana non finisce di stupirci. E, allo stesso tempo, di tenderci trabocchetti ! Questa volta vediamo come evitare le insidie di -gn e -ni, particelle dal suono simile e facili da confondere.
Innanzitutto è utile tenere a mente una vecchia filastrocca che ci ricorda quando la particella -gn deve essere scritta SENZA la i al seguito:
"GNA, GNE, GNO, GNU LA I NON VOGLIONO PIÙ"
Le uniche eccezioni a questa semplice regola sono:
Quando in una parola ci sono DUE VOCALI VICINE, va scritta la particella -NI (e la relativa pronuncia).
Esempi:
In questi casi si tratta, perlopiù, di parole di origine latina.
Fonte: M.Catucci, "Il Quaderno delle Regole di Italiano", Fabbrica dei segni Editore.
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