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L’ape, un esempio di laboriosità!

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L’ape, un esempio di laboriosità!

È il più importante impollinatore in Natura e la sua vita sociale rappresenta uno dei casi di studio più interessanti del regno animale, visto che per il proprio sciame, l'ape è disposta a sacrificare perfino la vita! Scopri di più con Focus Junior!

Introdotta in tutto il mondo dall'uomo a partire dal XVII secolo, l'ape domestica è originaria di Europa, Asia occidentale e Africa. Questo piccolo e operoso insetto predilige gli habitat europei con diversificate piante da fiore come i prati, le aree boschive aperte e i giardini, ma ha colonizzato i luoghi più disparati fra cui le foreste pluviali e la savana tropicale. Per prosperare, però, le api necessitano di una cavità in cui costruire il nido, per esempio all'interno di un tronco.

 

Come tutti gli insetti, l'ape ha 3 paia di zampe e il corpo è suddiviso in capo, torace e addome. Sul capo si trovano le antenne e gli occhi, mentre all'estremità dell'addome è presente un pungiglione collegato a una ghiandola di veleno. In generale, Apis mellifera ha l'addome di colore rosso-marrone con bande nere e giallo-arancio e il torace peloso. Le operaie sono le api più piccole e misurano 10-15 mm, le regine sono le più grandi (18-20 mm) e i maschi, chiamati fuchi, sono lunghi 15-17 mm. Esistono 26 sottospecie riconosciute.

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L'ape domestica probabilmente è l'insetto più studiato del mondo e moltissimo è stato scritto sulla complessa struttura sociale in cui è diviso l'alveare e che prevede l'esistenza di 3 caste: la regina, l'unica in grado di riprodursi arrivando a deporre fino a 1000 uova al giorno; i maschi, detti “fuchi”, che sono presenti solo in primavera in qualche centinaia di individui e hanno l'esclusivo compito di fecondare le uova; le operaie, femmine sterili che svolgono tutte le mansioni necessarie alla salute dell'alveare, come raccogliere il nettare e il polline, pulire le celle, nutrire le larve (con il miele) e la regina (con la pappa reale), difendere la comunità dall'attacco dei predatori e dei parassiti.

Un aspetto sbalorditivo del comportamento delle api è la capacità delle operaie di comunicare alle compagne l'esatta ubicazione di una nuova fonte di cibo attraverso una particolare “danza”, che non solo indica il punto esatto dove andare a prelevare il polline e il nettare dai fiori, ma anche quanto cibo è disponibile. Apis mellifera, inoltre, comunica anche attraverso i segnali chimici, come i feromoni. All'interno dell'alveare le operaie costruiscono delle celle di cera in cui sono collocare le uova, le quali si sviluppano diventando prima delle larva, poi pupe e, infine, adulti.

 

Mediamente, un'operaia vive 2-4 settimane durante l'estate ma, se supera l'inverno, può raggiungere gli 11 mesi, i fuchi circa 4-8 settimane, e non affrontano mai la stagione fredda, e le regine 2-5 anni.

Le api diventano aggressive solo quando percepiscono una minaccia per se stesse oppure per l'alveare. Infatti, per loro pungere equivale a morire perché il pungiglione, che ha dei dentelli e non si sfila una volta penetrato nei tessuti, è collegato agli organi interni dell'insetto. Così, per scoraggiare i predatori, le api comunicano la propria pericolosità indossando una livrea aposematica gialla e nera.

Esistono però diversi animali che hanno escogitato delle tecniche efficaci per fare razzia sia degli alveari sia delle api senza farsi male, come i ragni granchio, i gruccioni, gli orsi, il tasso del miele (Mellivora capensis), le puzzole e i rospi.

Negli ultimi anni, a causa del largo impiego di pesticidi e delle monoculture, le popolazioni di api stanno diminuendo. Un problema non di poco conto per l'agricoltura e, in generale, per tutto l'equilibrio naturale perché le api sono i più importanti insetti impollinatori e da essi dipende la maggior parte della riproduzione delle piante.

Tassonomia

Classe: Insetti
Ordine: Hymenoptera ?
Famiglia: Apidae
Specie: Apis mellifera
Stato conservazione: non valutato (NE)

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