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Come sarebbe il mondo senza il petrolio?

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Come sarebbe il mondo senza il petrolio? Come sarà? Scopri cos'è il petrolio, in quali prodotti si trova e perché è uno dei maggiori responsabili dell'inquinamento ambientale e del pessimo effetto serra

  • Il petrolio: un po' di storia
  • Una fonte d'energia indispensabile?
  • Come si forma il petrolio?

IL PETROLIO: UN PO' DI STORIA

Era il 1859 quando fu trivellato in modo industriale il primo pozzo di petrolio. Accadde il 27 agosto a Titusville, in Pennsylvania (Usa). Due anni dopo i pozzi petroliferi, in America, erano già 340 e nel 1870, per iniziativa di J.D. Rockfeller, nasceva la prima grande compagnia petrolifera al mondo, la Standard Oil, che oggi si chiama Esso.

Alcuni storici sostengono che la vittoria degli Alleati (e dell'America) nella Prima Guerra Mondiale fu quella del petrolio contro il carbone! Gli americani infatti, usavano moderni carri armati alimentati a  benzina. Mentre quelli dei tedeschi utilizzavano ancora il carbone, che arrivava ai battaglioni sparpagliati in Europa molto lentamente (e spesso con le navi, dalla madrepatria Germania).

Sono passati più di 150 anni dall'attivazione del primo pozzo e il petrolio rimane ancora la fonte di energia più diffusa al mondo. E come se non bastasse i derivati del petrolio sono dappertutto, a cominciare dalla plastica!

UNA FONTE D'ENERGIA INDISPENSABILE?

Il petrolio, al momento, da un punto di vista produttivo (ma non ambientale, visto che può creare danni gravissimi) è la migliore fonte energetica. Infatti questa materia prima ha la più alta concentrazione di energia di qualsiasi altro combustibile fossile (carbone, gas) e si estrae in forma liquida , cosa che lo rende facilmente trasportabile e immagazzinabile. Pensate se le auto andassero ancora a carbone: nel bagagliaio avrebbero un pesante carico di carbone!

Il petrolio, a differenza delle altre fonti energetiche rinnovabili (solari, eoliche), è destinato ad esaurirsi, come sostiene il grafico che vedete qui sopra e che rappresenta il "picco del petrolio" (o picco di Hubbert , dal nome dello scienziato americano che lo descrisse nel 1956). E' un grafico difficile da leggere ma, in soldoni, indica la data alla quale una certa materia prima (nel nostro caso il petrolio), avrà raggiunto la massima quantità di produzione possibile. Dopo quella data, che era prevista essere il 2014, se ne estrarrà sempre meno, perché tutti i giacimenti saranno stati scoperti .

Di questa teoria si contesta l'anno di accadimento (infatti non ci siamo ancora arrivati) ma non il fondamento scientifico. Infatti il petrolio continuerà sì a esserci, ma la sua estrazione e trasporto diventeranno via via più difficili e troppo costosi, perché i pozzi si troveranno in zone difficili da raggiungere.

COME SI FORMA IL PETROLIO?

Scoprire dove si trova il petrolio e quali sono i suoi derivati ti fa rendere conto di quanto sia importante non sprecarlo e avere un consumo attento al risparmio dell'energia e al recupero di prodotti, come la plastica, che possono essere riciclati. Il riciclo della plastica, infatti, serve a diminuire il consumo di petrolio (che serve a produrla) e di conseguenza a ridurre lo spreco di energia! Un circolo virtuoso che parte da piccoli gesti quotidiani.

Ecco perché è importante che le nazioni del mondo e gli scienziati si preoccupino di trovare e valorizzare nuove fonti di energia, e questa volta rinnovabili, ossia non destinate a esaurirsi con il tempo.

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